Lecce, Sticchi Damiani: “Negli ultimi due anni sono emersi debiti, ma è stata subito attuata una politica di risanamento”
STICCHI DAMIANI LECCE DEBITI – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha presenziato in conferenza stampa soffermandosi sul rush finale di campionato che attende i salentini e, soprattutto, rispondendo alle recenti affermazioni del socio di maggioranza del sodalizio giallorosso, René De Picciotto, inerenti alla presunta situazione debitoria del club. Queste – riprese da CalcioLecce.it – […]
STICCHI DAMIANI LECCE DEBITI – Saverio Sticchi Damiani, presidente del Lecce, ha presenziato in conferenza stampa soffermandosi sul rush finale di campionato che attende i salentini e, soprattutto, rispondendo alle recenti affermazioni del socio di maggioranza del sodalizio giallorosso, René De Picciotto, inerenti alla presunta situazione debitoria del club. Queste – riprese da CalcioLecce.it – le sue dichiarazioni:
“Siamo alla vigilia di un appuntamento che avremmo dato qualsiasi cosa per poter vivere. Eravamo partiti alle spalle di formazioni che in estate avevano investito molte più risorse, invece siamo noi ad essere padroni del nostro destino. Noi dirigenti, soci, calciatori, allenatori ed un pubblico che ci ha permesso di colmare il gap rispetto a chi ha costruito formazioni più ambiziose ed attrezzate stiamo vivendo una gara con un clima dall’entusiasmo pazzesco, incredibile”
“La risposta di un Salento straordinario, composto da oltre un milione di salentini sparsi in tutto il mondo, è strepitosa. 25mila saranno al Via del Mare, ma la spinta sarà universale. Questo è un territorio con un senso d’appartenenza unico. Sono davvero colpito dalla risposta dei 25mila che lunedì saranno a sostenere la squadra, e lo sono anche allenatori e squadra perché anche in A è difficile trovare risposte del genere. Ecco perché pensiamo di meritarci la A, oltre al gran lavoro fatto sul campo. La squadra, appunto, è rimasta colpita e sa quanto sia importante questo traguardo per la gente. Possiamo assicurarvi che i ragazzi daranno tutto sul campo e suderanno la maglia perché ci tengono tantissimo”.
“Vi racconto un aneddoto. Da anni nella maglia avevamo la frase ‘Se tifi Lecce, tifi Lecce e basta’. Poi il magazziniere Fasano ci ha fatto notare che questa era una frase per i tifosi, invece ne volevamo una per i calciatori così abbiamo pensato ad ‘Onora la maglia’. Penso che l’abbiano fatto per tutto il campionato, al di là di un paio di prestazioni sbagliate. Mi aspetto che questi giocatori facciano grandi carriere, ma la gioia che può dare una vittoria di un campionato a Lecce non ha pari, se la porteranno dentro per tutta la vita. Non c’è niente di più bello, per questo dobbiamo tradurre tutto in energia positiva per ottenere il grande risultato”.
Sui progetti e le ambizioni del club
“In questi giorni sono state dette tante cose, di tutti i tipi. La Serie A darebbe forza ed energia al progetto Lecce, e vi dico anche che stavolta arriveremmo strutturati, con una squadra composta da 23 giocatori di proprietà, giovani, di qualità e senza esuberi, di fatto un capolavoro di Corvino e Trinchera. In questi anni i pesanti contratti della Serie A così come alcuni errori fatti di giocatori ed allenatori di questa gestione. Penso ai contratti di Paganini, Pisacane, Corini, ma grazie al lavoro del club abbiamo un gruppo forte i cui costi sono effettivi. Abbiamo una base che sarebbe un gran punto di partenza per una A che dovrebbe chiaramente registrare sicuramente qualche innesto pronto, di qualità. Magari non chiederemmo a Pantaleo di andare in Islanda, ma in mercati più certi”.
“Allo stesso tempo potremo attuare una politica di ridimensionamento ed azzeramento delle passività, che sono passività normalissime e comuni in tutto il mondo del calcio. Sono emerse in questi due anni e causate soprattutto dal Covid che ci ha costretto a viaggiare da soli per due anni. Ci siamo trascinati dei contratti pesanti, questo ci ha portato a fare gli straordinari, sia come area tecnica sia come soci”.
Sulla situazione debitoria
“Gestiamo il club da 7 anni, nei primi 5 non abbiamo avuto un euro di debito. Negli ultimi due ne sono emersi, ma non è una sorpresa. Ad inizio stagione ho fatto una conferenza stampa apposta, conferenza che a qualcuno non è piaciuta ma che era giusto fare. Da subito è partita da parte del club una strategia di risanamento, non certo da oggi, quindi si sapeva già tutto”.
“Parliamo di cose concrete, sono debiti nei confronti della nostra banca che a fine anno si estinguono da soli perché controbilanciati dai crediti. Poi ce ne sono altri che sono garantiti dagli sforzi dei soci. Come si fa? Eliminando gli sprechi, nel primo anno di A abbiamo sprecato tanto. L’anno scorso abbiamo ancora subito gli strascichi della Serie A e ora ormai li abbiamo eliminati. Oggi ci troveremmo a giugno senza sprechi, siamo strutturati per andare in A perché questa rosa costerebbe nel massimo campionato quanto costavano 4-5 giocatori della nostra ultima A. Abbiamo preparato tutto in funzione di questo, è stato fatto un lavoro straordinario. E’ l’unico modo per essere sostenibili”.
“Ci sono i dietrologi del paracadute che dicono che vogliamo andare in A per poi prenderci il paracadute. Non capiscono che scendendo subito prendi 17 milioni, se ti salvi un anno ne prendi invece 40, due 50 e tre 60, e così via. Quindi è chiarissimo l’obiettivo così come ciò che conviene”.
“Ricapitolando la strategia è chiarissima, ovvero riequilibrare il tutto togliendo gli esuberi, costruire una base solida con una rosa di proprietà per provare ad andare in Serie A e cercare di rimanerci, nonché allargare la base societaria ad un paio di nuovi soci. Una novità c’è già stata con l’ingresso di Barbetta, non escludo a breve una nuova importante novità in tal senso”.
“Era giusto fare chiarezza perché gli obiettivi di campo e quelli societari vanno di pari passo. Era giusto sottolineare alcuni aspetti, ribadire lo stato di salute del club. Ora però c’è un obiettivo importante che è dettato dalla grandissima possibilità di andare in Serie A e per farlo c’è una partita fondamentale, che è una grande occasione, come quella con il Pisa. E’ importante concentrarsi su quella”.
Sul KO di Reggio Calabria
“La partita di Reggio fa dispiacere molto anche me, soprattutto per i mille tifosi arrivati a Pasquetta. Mi immedesimo sempre nelle difficoltà del tifoso. La squadra ha fatto una partita insufficiente che con un episodio sporco poteva però andare in una direzione o nell’altra. Quando l’ho detto l’altra volta non è piaciuto, ma la verità è che in questa B 17-18 squadre hanno costruito una squadra per vincere. Abbiamo perso con una Reggina che non credo proprio avesse costruito una squadra per salvarsi, basta guardarne i nomi. Sono squadre che se affronti sottotono perdi. Poi noi però stiamo a giocarci Lecce-Pisa mentre loro sono a gioire per la soddisfazione di averci battuto. Sono comunque avversari per i quali non basta guardare la classifica che spesso non rispecchia valori e spese”.
“La mattina di Monza-Lecce parlai alla squadra facendo lo stesso discorso che feci alla stampa, dicendo di essere sereni perché il lavoro fatto è stato straordinario. I ragazzi devono affrontare l’attesa anche con il piacere di godersi un Via del Mare così energico ed entusiasta. Non può essere motivo di negatività o piacere, ci sono giocatori che darebbero chissà che cosa per giocare questa gara con questa maglia”.
Ancora sul momento della società
“Nella società il clima è sereno, solo un mese fa De Picciotto espresse la sua soddisfazione sul Quotidiano. Il CdA è in regime di prorogatio dopo l’ingresso del nuovo socio. Il discorso della rappresentanza del dottor De Picciotto nel CdA è stata rinviata per questo motivo, dopodiché vedremo in futuro con i nuovi sviluppi di rinnovamento del CdA se vorrà essere rappresentato da qualcuno. Comunque c’è grande sintonia nel progetto”.