Lecce, Sticchi Damiani: “E’ tutto ancora nelle nostre mani. Sconfitta che ci può stare”
STICCHI DAMIANI LECCE SPAL – Dopo una serie di undici risultati utili consecutivi si ferma il Lecce che, al Via del Mare, cede alla SPAL per 2-1 riassaporando l’amaro gusto di una sconfitta che mancava dallo scorso 2 Febbraio e vedendo riavvicinarsi la Salernitana, ora ad una sola lunghezza dal secondo posto occupato dei salentini […]
STICCHI DAMIANI LECCE SPAL – Dopo una serie di undici risultati utili consecutivi si ferma il Lecce che, al Via del Mare, cede alla SPAL per 2-1 riassaporando l’amaro gusto di una sconfitta che mancava dallo scorso 2 Febbraio e vedendo riavvicinarsi la Salernitana, ora ad una sola lunghezza dal secondo posto occupato dei salentini dopo il blitz di Chiavari. Intervenuto al Nuovo Quotidiano di Puglia Saverio Sticchi Damiani, presidente della compagine giallorossa, ha così commentato il passo falso della truppa di Corini:
“Telefono in mano? Non guardavo i risultati delle altre perché a noi, in questa fase del campionato, deve importare solo ciò che riusciamo a fare. Guardavo il replay delle azioni, pensavo che dobbiamo assolutamente buttarci alle spalle questa sconfitta che ci può stare, arrivata contro una squadra importante costruita per vincere sin da subito. La traversa? Poteva cambiare il risultato certo . Ci sono state due azioni speculari, loro hanno fatto gol, loro sono andati a sbattere sul montante. Ci può stare nel calcio”.
“Sarebbe gravissimo ridimensionare, per questa battuta d’arresto, l’entusiasmo e la voglia che ci hanno portati fino a questo punto, quando mancano 5 giornate dalla fine e siamo sempre secondi con un punto di vantaggio. Una situazione che avremmo firmato in bianco appena due mesi fa”.
“Quasi sempre dalla panchina sono arrivate le energie che servivano alla gara. Oggi questo non è successo e non si è riusciti a compiere il grande salto. Ma quando si gioca con questi ritmi, a tre giorni di distanza, la stanchezza può condizionare tutti”.
“Ai tempi del Covid, con gli stadi vuoti, il fattore campo è ormai una variabile irrilevante. Negli spogliatoi ho visto i ragazzi con la faccia triste, profondamente dispiaciuti. Li ho rincuorati. È tutto nelle nostre mani. Abbiamo le spalle larghe. Dobbiamo riprenderci subito entusiasmo e spensieratezza come compagni di viaggio per questo finale verso il grande sogno”.