18 Luglio 2019

Venezia, Tacopina: “Siamo dove dobbiamo essere. Costruiremo una rosa importante”

TACOPINA VENEZIA – Joe Tacopina patron del Venezia, ha parlato a TMW di tutto ciò che è accaduto al club (questione play-out, retrocessione e ripescaggio) e del futuro che aspetta gli arancioneroverdi. Ecco le sue parole: “E’ stata una situazione incredibile. Sono da dieci anni qui: ho portato il progetto americano a Roma. Quello di […]

TACOPINA VENEZIA – Joe Tacopina patron del Venezia, ha parlato a TMW di tutto ciò che è accaduto al club (questione play-out, retrocessione e ripescaggio) e del futuro che aspetta gli arancioneroverdi. Ecco le sue parole:

“E’ stata una situazione incredibile. Sono da dieci anni qui: ho portato il progetto americano a Roma. Quello di Saputo a Bologna. Il mio e dei miei soci a Venezia. Ho fatto tanto, spero, per il calcio italiano e mi ha fatto male vedere che il pallone continua a farsi male da solo. Se un team non rispetta le regole, deve essere fuori dalla lega: ho ricevuto una mail dalla B dicendo che eravamo in B senza play-out, poi… Play-out con la squadra che aveva già staccato e chiuso la stagione. Un paradosso. Siamo dove dobbiamo essere, ora, nessun festeggiamento: ci avrebbero solo privato di quel che ci spettava. Non sono contento di quello che è successo ma ora punto e a capo: stiamo facendo una rosa importante, è per questo che Lupo ora è a Milano”Su Fabio Lupo, nuovo ds. “Sono un grande amico di Massara, ora al Milan, e anche da Ricky ho avuto grandi relazioni di Lupo. Il suo nome è tornato per l’ennesima volta sulla mia scrivania: avevo bisogno di una mentalità nuova, di qualcuno che capisse i budget, che capisse che la parte sportiva e finanziaria devono viaggiare a braccetto, sotto lo stesso ombrello. Risponde a tutti i nostri criteri: è un legale, è una persona intelligente, mi ha colpito tantissimo”. Su Dionisi, nuovo tecnico che viene dall’Imolese. “Mi è stato presentato come uno dei migliori giovani tecnici del calcio italiano: personalità, carisma, entusiasmo, coraggio. Gioca un calcio coraggioso, d’attacco, vuole imporre il suo gioco e Dionisi è questo. Il suo è uno schema che vuole dare un marchio e ogni persona con cui abbia parlato mi ha detto questo: Joe, non hai fatto uno sbaglio, è un grande allenatore”. Sugli obiettivi. “Voglio vincere sempre ogni partita che gioco. Sempre. Non voglio più sentirmi in bilico, non voglio più vedere un Venezia intimidito. Abbiamo cambiato volto, faccia: abbiamo scelto una squadra di cuore, voglia, che odi perdere ogni istante”.