Reggina, la favola raccontata dal DS Taibi: “Non mi aspettavo un inizio così, ma dobbiamo rimanere umili”
Il ds della Reggina, capolista della Serie B, Massimo Taibi ha parlato alla Gazzetta del Sud del travolgente avvio di stagione amaranto
TAIBI REGGINA – La Reggina continua a stupire tutti nel campionato di Serie B, con un rendimento straordinario che consente alla squadra di Inzaghi di guidare dall’alto la classifica insieme al Brescia. Il DS Taibi ha rilasciato alcune dichiarazioni a La Gazzetta del Sud, in cui ha parlato di questo ottimo avvio e delle sue sensazioni per questo campionato.
Ecco le parole del direttore sportivo della Reggina, Taibi.
“Sinceramente un inizio così non me lo aspettavo. Sapevamo di aver costruito una buona squadra, convinti del nostro lavoro ma forse non di essere a questo punto. I meriti principali vanno all’allenatore ed ai ragazzi per come hanno interpretato questo avvio di campionato. Restiamo però con i piedi per terra, è fondamentale. Sarebbe da presuntuosi pensare di essere dei fenomeni o, dall’altro lato, insensato credere di non essere una buona squadra, dobbiamo avere ambizioni e consapevolezza, sapere che molte squadre sono partite prima di noi con la preparazione e con l’obiettivo di vincere il campionato. In tornei difficili come questo, la differenza la fa il margine di errore durante le partite, i particolari risulteranno decisivi. Le vittorie si costruiscono sempre con un’ottima difesa. Abbiamo costruito una squadra che per la qualità degli esterni e degli attaccanti, per bravura negli inserimenti dei centrocampisti, per gli schemi che si preparano in settimana, il gol lo ha in corpo, dando l’impressione di poterlo realizzare da un momento all’altro per quanto si riesce a produrre. Oggi la densità che i giocatori riescono a dare è importante, proseguiamo mettendo un mattone dietro l’altro”.
La squadra, i giovani e le certezze
“Oggi con i cinque cambi puoi vincere o perdere una partita in venti minuti. Se chi entra ha la testa giusta, qualità e maturità, può rivelarsi decisivo e svoltare l’esito della gara. Nel nostro caso l’approccio di chi entra a gara in corso è sempre stato importantissimo.
I giovani ti danno la vivacità, gli esperti li aiutano a crescere, la differenza in questi campionati la fa il gruppo e noi ne abbiamo uno solido. Sono contentissimo del rendimento della squadra e di quei calciatori che abbiamo confermato, conoscendo a fondo le loro qualità umane e tecniche. Fabbian adesso va in Nazionale, gli ho detto di godersi il momento ma di azzerare tutto. E’ un ragazzo di personalità, con la testa sulle spalle e la giusta lucidità. Credo sia stato anche fortunato perchè ha trovato una società, un allenatore, i compagni di squadra ed un ambiente che lo hanno accolto al meglio, dandogli la possibilità di valorizzare le sue qualità e metterlo subito nelle condizioni di fare bene. Ma sono contento di tutti i giovani che abbiamo preso in questo mercato. Penso al rendimento di Pierozzi, a Gori che quando entra sembra un veterano, a Ravaglia che è un portiere dal grande futuro, ad Agostinelli e Dutu che hanno qualità ed avranno anche il loro spazio”.