Reggina, Taibi: “L’obiettivo è agganciare almeno l’ottavo posto. Menez ha un estro fuori dal comune”
TAIBI REGGINA – Massimo Taibi, ds della Reggina, si è raccontato ai microfoni di Fanpage, soffermandosi anche sul momento degli amaranto. Ecco le sue parole: «Reggio è una città aperta, e i suoi cittadini vivono per la propria squadra. Personalmente non ho mai sentito alcun tipo di differenza da palermitano, non importa che i calciatori […]
TAIBI REGGINA – Massimo Taibi, ds della Reggina, si è raccontato ai microfoni di Fanpage, soffermandosi anche sul momento degli amaranto. Ecco le sue parole:
«Reggio è una città aperta, e i suoi cittadini vivono per la propria squadra. Personalmente non ho mai sentito alcun tipo di differenza da palermitano, non importa che i calciatori vengano dal Nord o dal Sud. Reggio ama i propri giocatori e basta, l’importante è dare tutto per questa maglia.
Sulle ambizioni della Reggina. Le ambizioni sono quelle di riproporre quanto di buono fatto l’anno scorso e realizzare un buon campionato per agganciare quantomeno l’ottavo posto. Non abbiamo certamente velleità di finire in cima alle altre, ma alla fine il calcio è imponderabile a bocce ferme, e tutto può succedere.
Menez? Se gioca da Menez è un giocatore davvero importante. Se lo vedi allenare rispetto agli altri ha qualcosa di più, vanta un estro fuori dal comune. Ma come tutti i giocatori importanti, soprattutto quelli che non sono più ragazzini, deve essere accompagnato da una buona condizione fisica e mentale. In questo momento è da due settimane che è finalmente a pieno regime, è un giocatore integro ma deve trovare la continuità nella forma per rendere al meglio.
Reggina squadra diversa dalla sua dei primi anni 2000. Nella prima annata raggiungemmo una salvezza importante con in rosa giovani campioni come Pirlo e Baronio. L’anno dopo abbiamo subito il contraccolpo e all’inizio non eravamo attrezzatissimi. A gennaio arrivarono giocatori di valore come Dionigi e Mozart, fummo bravissimi a rimontare dopo un inizio sbagliato e siamo retrocessi per pochissimo, un peccato».