Ternana: De Canio e l’irrinunciabile calma da maestro Zen
Sentirlo parlare è un piacere. E’ arrivato da poco a Terni, ma i frutti del suo orto di pensieri sono quasi maturi. De Canio è un allenatore che non alza la voce ma sa farsi rispettare grazie alla forza dei suoi concetti: il lavoro, la dedizione, l’orgoglio. E allora succede che alla vigilia della gara […]
Sentirlo parlare è un piacere.
E’ arrivato da poco a Terni, ma i frutti del suo orto di pensieri sono quasi maturi. De Canio è un allenatore che non alza la voce ma sa farsi rispettare grazie alla forza dei suoi concetti: il lavoro, la dedizione, l’orgoglio.
E allora succede che alla vigilia della gara più importante della stagione, non si scompone manco un po’, ma cura i dettagli e assicura che i suoi saranno gli scudieri dell’orgoglio di una città intera, di una tradizione.
Le sue parole: “Lo spirito con cui abbiamo affrontato le ultime partite deve esserci anche domani; giocheremo con orgoglio, carattere e dignità, perché sappiamo di rappresentare una società e una città con una storia importante alle spalle, una tradizione”.
Del resto la capacità di entrare dentro alla testa di ogni giocatore è una sua caratteristica primaria e potrebbe risultare fondamentale a fine campionato; i consueti moduli e tattiche da mettere sul rettangolo verde, è un mestiere che risulta scontato per un allenatore con tutte quelle ore di volo. La cena insieme di pochi giorni fa, che ha coinvolto tutto il gruppo e lo staff, dimostra la volontà e l’attenzione alle dinamiche umane di un gruppo sicuramente inesperto, ma umile e voglioso:
“Sono sorpreso della disponibilità che mi hanno dato i calciatori e della loro disponibilità nell’imparare in fretta; vedo una dedizione totale. In sfide come quella di sabato l’aspetto mentale va di pari passo con quello tecnico-tattico. So bene che la stampa nazionale ci ritiene spacciati e questa è un’arma che posso sfruttare a mio favore per stimolare l’orgoglio di questi ragazzi, che non sono affatto rassegnati”.
Ad Ascoli il clima sarà infuocato, i punti pesantissimi come ogni pallone che transiterà dinanzi ai portieri, i tifosi aggressivi e sfacciati, un mix esplosivo. Ma a guardare De Canio si trova serenità e compostezza. Un maestro imperturbabile, come gli orientali monaci buddhisti Zen. Merce rara nel frenetico calcio del terzo millennio. E in momenti così delicati, la lucidità nell’affrontare singoli segmenti di gara, potrebbe risultare il fattore determinante. Sabato in Ascoli-Ternana, vedremo se i frutti dell’orto del “Maestro Gigi” saranno già maturi.