Una rete di Bocic al 94′ decide un posticipo thriller: all’Adriatico Pescara-Cosenza termina 2-1
PESCARA COSENZA – Allo “Stadio Adriatico” va in scena il posticipo della 22a giornata di Serie B con i padroni di casa del Pescara che ospitano il Cosenza di Braglia. Abruzzesi che arrivano dalla sorprendente vittoria ottenuta alla “Dacia Arena” di Udine contro il Pordenone, alla prima sotto la gestione Legrottaglie, ma che vogliono tornare alla […]
PESCARA COSENZA – Allo “Stadio Adriatico” va in scena il posticipo della 22a giornata di Serie B con i padroni di casa del Pescara che ospitano il Cosenza di Braglia.
Abruzzesi che arrivano dalla sorprendente vittoria ottenuta alla “Dacia Arena” di Udine contro il Pordenone, alla prima sotto la gestione Legrottaglie, ma che vogliono tornare alla vittoria casalinga che manca addirittura dal mese di Novembre. Dall’altra parte un Cosenza reduce da tre sconfitte consecutive e che ha bisogno come il pane dei tre punti per rialzare la testa e provare a risalire la china, nello stadio che fu teatro due anni fa del ritorno in cadetteria dei calabresi, vincitori del playoff contro il Siena.
Legrottaglie conferma 10/11 della squadra che ha piazzato il blitz vincente contro i neroverdi di Tesser ad eccezione di Machin, passato nelle ultime ore di mercato al Monza, e rimpiazzato da Melegoni; subito titolari tra le file rossoblù, invece, i nuovi acquisti Prezioso e Casasola.
Ritmi iniziali di gara abbastanza elevati con entrambe le squadre che provano ad affacciarsi nella trequarti avversaria con regolarità. Al 9′ ci prova Kanoutè dalla lunga distanza: palla abbondantemente alta sopra la traversa. Al 12′ clamorosa occasione per i Lupi: palla in profondità per Rivière che sguscia via alla retroguardia abruzzese ma calcia a lato da ottima posizione. Forse una deviazione decisiva di Fiorillo nel frangente non ravvisata in ogni caso dal direttore di gara, che decreta la rimessa dal fondo. Fatica a pungere il Pescara visto che il Cosenza chiude tutte le linee di passaggio, difendendosi in maniera compatta e ripartendo sempre molto bene in contropiede. Al 27′ altra ghiotta palla goal per i silani, con Casasola che semina il panico sulla destra premiando, con un bel cross alle spalle di un impeccabile Del Grosso, l’inserimento di D’Orazio sul settore opposto: quest’ultimo calcia con il sinistro ma Fiorillo con un prodigio salva sulla linea. Tegola per Braglia che alla mezz’ora perde per infortunio Rivière, al suo posto Pierini. L’ex Monaco esce dal campo in lacrime per un problema, all’apparenza, di natura muscolare. Poche occasioni e tantissimo nervosismo nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo. Svolta nel recupero: prima Pierini spedisce a lato di testa da ottima posizione su cross di D’Orazio dalla sinistra, poi Palmiero si fa espellere a causa di una doppia emozione incassata nell’arco di pochi secondi. Sempre Pierini pericoloso negli ultimi secondi della prima frazione: questa volta il suo calcio di punizione scheggia la traversa.
Al via la ripresa con Crecco che rileva Melegoni tra le file del Delfino. Prima palla goal della seconda frazione sempre a favore del Cosenza: apertura magistrale di Kanoutè sulla destra per Casasola, il quale mette in mezzo una palla molto interessante per Pierini che all’altezza del dischetto del rigore mastica la conclusione spedendo debolmente tra le braccia di Fiorillo. I rossoblù sono un vero e proprio martello in proiezione offensiva ed al 53′ la sbloccano: cross dalla destra di Prezioso per il colpo di testa chirurgico di Raul Asencio che vale il meritatissimo 0-1 ospite. La gara sembra in discesa per i ragazzi di Braglia che però al 59′ se la complicano clamorosamente a causa di un erroraccio in fase di impostazione da parte di Kanoutè che regala palla a Galano: sul fantasista pugliese si fionda con un duro intervento Sciaudone, il quale si vede sventolare il rosso diretto da parte dell’arbitro. Prova a sfruttare la ritrovata parità numerica il Pescara con una conclusione di Drudi, troppo centrale però per impensierire Perina che blocca facilmente. Dall’altra parte ennesima sgroppata di D’Orazio che serve Asencio, la cui conclusione viene però ribattuta dalla difesa biancazzurra. Il Pescara si fa vedere pochissimo in avanti fino al 69′, quando Zappa la pareggia: cross dalla sinistra di Crecco per l’inserimento dell’esterno del Delfino il quale di prima intenzione fulmina Perina. Male Idda nel frangente, totalmente beffato alle spalle dall’ex Lazio. L’inerzia della gara si sposta ora a favore dei padroni di casa: al 75′ Kastanos pesca alla perfezione l’inserimento del solito Crecco che da buona posizione spedisce però la sfera sull’esterno della rete. All’87’ grande palla in verticale di Scognamiglio per il neo entrato Bocic la cui conclusione sbatte però addosso a Perina. La svolta, l’ennesima della gara, arriva all’89’: lancio lungo di Galano per Memushaj che, lanciato a rete, viene steso da Perina guadagnandosi il calcio di rigore. Dagli 11 metri va Galano, che però calcia male trovando la risposta di Perina che si fa perdonare dell’intervento precedente. Finale da infarto: prima Kanoutè colpisce il palo di sostegno e poi, al 92′, Lazaar pesca l’inserimento perfetto di Asencio che in spaccata colpisce il legno facendo tremare l’Adriatico. Finita qui? Neanche per sogno: Bettella lancia in campo aperto Bocic che beffa Perina sotto le gambe per il definitivo 2-1. Nel finale espulso anche Kanoutè per doppia ammonizione con il Cosenza che perde una gara clamorosa ed al quale, oggettivamente, gira tutto malissimo. Prosegue la cura Legrottaglie per il Pescara, che si rilancia in classifica grazie alla seconda vittoria consecutiva sotto la gestione del proprio nuovo tecnico.
PESCARA-COSENZA 2-1: Asencio 52′, Zappa 69′, Bocic 94′
PESCARA (3-5-2): Fiorillo; Bettella, Scognamiglio, Drudi; Zappa, Memushaj, Palmiero, Melegoni (Crecco 46′), Del Grosso (Kastanos 65′); Galano, Maniero (Bocic 84′) All.Legrottaglie
COSENZA (3-5-2): Perina; Capela, Monaco, Idda; Casasola, Sciaudone, Kanoute, Prezioso (Broh 78′), D’Orazio (Lazaar 72′); Rivière (Pierini 32′), Asencio All.Braglia
AMMONITI: Kanoutè, Drudi, Scognamiglio, Prezioso, Perina, Bocic, Kanoutè
ESPULSI: Palmiero (doppia ammonizione), Sciaudone
ARBITRO: Rapuano di Rimini