Ascoli, Valentini: “La priorità è la punta. Non guardiamo gli altri. Sottil…”
VALENTINI ASCOLI – Marco Valentini, DS dell’Ascoli, ha parlato toccando diversi temi. Di seguito la sua intervista rilasciata a gianlucadimarzio.com. “All’esito dello scorso campionato – spiega Valentini – ero stato chiaro con l’opinione pubblica, dicendo a chiare lettere che visto l’importante percorso che nel girone di ritorno ci ha permesso di essere la miglior squadra della B con […]
VALENTINI ASCOLI – Marco Valentini, DS dell’Ascoli, ha parlato toccando diversi temi. Di seguito la sua intervista rilasciata a gianlucadimarzio.com.
“All’esito dello scorso campionato – spiega Valentini – ero stato chiaro con l’opinione pubblica, dicendo a chiare lettere che visto l’importante percorso che nel girone di ritorno ci ha permesso di essere la miglior squadra della B con 36 punti conquistati, sarebbe stato logico e sensato continuare con questo progetto tecnico. Anche perché sono dell’idea che nel calcio la differenza la faccia la continuità. Poi è chiaro, come in tutte le cose, ci sono le contingenze imponderabili. Non pensavamo, infatti, di perdere l’allenatore soprattutto con quelle tempistiche, però, in fin dei conti, se consideriamo il percorso di Andrea Sottil con noi e l’opportunità che ha avuto è giusto che sia andata così, senza troppi rimpianti…”.
“E noi ci siamo fatti trovare pronti, prendendo un allenatore che viaggia più o meno sulla stessa lunghezza d’onda sotto il profilo tecnico-tattico e rispettando quanto detto, cioè la conferma del 70-80 % del gruppo di anno scorso”.
“E va fatto in tal senso un grande ringraziamento al patron Pulcinelli perché aver tenuto duro di fronte a certe offerte non è da tutti. Detto ciò – sottolinea il ds Valentini – il più lo abbiamo fatto, ringiovanendo la rosa e inserendo allo stesso tempo elementi di valore per la categoria. Ora siamo alla ricerca di una prima punta e se non ci fosse stato quel piccolo contrattempo con Tsadjout il nostro mercato sarebbe stato quasi chiuso. Ora aspettiamo, valutiamo, il mercato degli attaccanti è sempre il più difficile. Prendere una punta è la priorità, poi avendo i capelli bianchi (sorride), so bene che si può parlare di mercato finito solo quando si chiude temporalmente cioè il 1 settembre”.
“Non sarebbe nella nostra natura! Non guardiamo agli altri. Pensiamo a noi stessi e a mantenere e preservare le nostre caratteristiche. Quell’umiltà, quella determinazione e quel carattere che contraddistinguono il nostro popolo e che vogliamo ri-tradurre in campo. Una città come Ascoli e una proprietà del genere meritano una squadra che non si accontenti di lottare per salvarsi, ma che provi a stare nella parte sinistra della classifica. Noi ci siamo e siamo carichi, il resto – come sempre – lo dirà il campo”.