ESCLUSIVA PSB – Reggio Audace, Varone: “Quest’ambiente mi fa rendere al massimo. In B ho fatto bene, sul Cosenza…”
VARONE REGGIO AUDACE ESCLUSIVA – 7 gol e 3 assist in 17 giornate del campionato di Serie C con la maglia della Reggio Audace: l’apporto alla causa di Ivan Varone è finora fuori categoria. La nostra Redazione ha intervistato il centrocampista ex Ternana e Cosenza per celebrare il suo eccellente avvio di stagione e indagare […]
VARONE REGGIO AUDACE ESCLUSIVA – 7 gol e 3 assist in 17 giornate del campionato di Serie C con la maglia della Reggio Audace: l’apporto alla causa di Ivan Varone è finora fuori categoria. La nostra Redazione ha intervistato il centrocampista ex Ternana e Cosenza per celebrare il suo eccellente avvio di stagione e indagare sulle ragioni per cui ha invece faticato a imporsi nel campionato cadetto.
Ciao Ivan, innanzitutto complimenti per i tuoi strepitosi numeri. Avresti immaginato un impatto così determinante sulla tua nuova squadra?
“Io sono arrivato qui sicuro di me stesso, sta accadendo ciò che doveva accadere. Ho accettato sapendo di sposare un progetto su misura per me e di essere fortemente desiderato da mister Massimiliano Alvini.”
Qual è il segreto per rendere in questa maniera? Cos’è che sta funzionando così bene nell’ambiente?
“Si respira un clima positivo, il gruppo è fortissimo e ha enormi valori morali. Il mister non ci sta dando tanto solo sul campo, ma anche a livello umano. La proprietà mi ha fatto da subito un’ottima impressione, così come la tifoseria. Si tratta un club di blasone e ambizione, qui si vive di calcio.”
Premesso che i risultati che state ottenendo sono già molto importanti, in cosa credi dobbiate migliorare per raggiungere traguardi ancora più ambiziosi?
“Sicuramente in alcuni frangenti dobbiamo comandare di più la partita, perché siamo una squadra che ama giocare. Abbiamo gettato alle ortiche 4 punti nelle ultime 2 gare, snaturandoci e aspettando troppo bassi gli avversari. Sono convinto, però, che abbiamo i mezzi per superare questi limiti e ottenere grandi successi: magari ci sono organici più quotati, ma sappiamo di poter fare bene contro tutti.”
Sul piano personale vieni da un biennio particolare. Dopo aver fatto benissimo a Fondi, hai avuto la meritata chance in B con la Ternana culminata con la retrocessione. L’anno dopo, ancora in cadetteria, hai trovato pochissimo spazio a Cosenza per poi riscattarti nei sei mesi in Serie C alla Carrarese. Dopo aver svolto il ritiro in Calabria, sei nuovamente sceso di categoria e ciò che stai realizzando è sotto gli occhi di tutti. Non sei l’unico calciatore che ha difficoltà a compiere questo salto, eppure le neopromosse in Serie B stupiscono sempre…
“Stupiscono perché il dislivello è molto meno marcato di quanto si creda, lo dico dopo aver giocato in entrambi i tornei. Spesso per noi giocatori l’affermazione in una categoria superiore dipende da una concatenazione di fattori: io non ho nulla da recriminarmi, ho sempre dato il massimo. A Terni penso di aver disputato un’ottima stagione, ma abbiamo cambiato tre allenatori e perso molte certezze lungo il cammino. Il fatto che non sia sceso in Serie C, al pari di pochissimi compagni, dimostra la bontà delle mie prestazioni. A Cosenza non ho mai realmente avuto la possibilità di mettermi in gioco, pur essendomi impegnato al 100% in ogni allenamento. Dispiace molto perché si tratta di una piazza stupenda, che mi avrebbe gratificato. Il mister Braglia, tuttavia, non mi vedeva nei suoi schemi.”
Dopo questi mesi sognare è lecito. Quali sono i tuoi desideri per il prosieguo della carriera?
“Per prima cosa voglio dare il massimo per realizzare qualcosa di significativo con questo gruppo in cui mi trovo così bene. Per il futuro lontano non firmerei neanche per la Serie B, come ogni calciatore spero prima o poi di potermi confrontare con la Serie A.”
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