Salernitana, Ventura: “Qui con l’entusiasmo di un bambino. Su Cerci…”
VENTURA SALERNITANA – Gian Piero Ventura, tecnico della Salernitana, è stato raggiunto dai microfoni de “Il Mattino“. Ecco le sue dichiarazioni raccolte dai colleghi di Salernitananews.it: “Non darei tanta enfasi dei primi due risultati: le note positive sono altre. I risultati non arrivano certo per caso, ma abbiamo creato un grande gruppo. I giocatori mi […]
VENTURA SALERNITANA – Gian Piero Ventura, tecnico della Salernitana, è stato raggiunto dai microfoni de “Il Mattino“. Ecco le sue dichiarazioni raccolte dai colleghi di Salernitananews.it: “Non darei tanta enfasi dei primi due risultati: le note positive sono altre. I risultati non arrivano certo per caso, ma abbiamo creato un grande gruppo. I giocatori mi hanno dato il massimo della disponibilità e questa è stata una piacevolissima sorpresa. Provo affetto nei confronti di questo gruppo, perché i miei ragazzi sono andati oltre da ogni punto di vista. Li vedo negli allenamenti: non ce la facevano, ma volevano continuare. Una cosa più unica che rara.
Sono venuto senza nemmeno aver ben chiaro cosa ci fosse dall’anno scorso. Sono venuto con l’entusiasmo di un bambino. Merito di? Mezzaroma, il direttore Fabiani, ma soprattutto di Lotito, ovviamente. È un vecchio amico e mi ha chiamato chiedendomi una mano per ricostruire. A me i progetti, quelli belli, piacciono. E allora ho detto subito sì. Poi ero a casa da 6 mesi, il calcio è la mia vita e allora mi sono detto: Ma sì, vado in campo.
Quando sono arrivato forse non sapevano nemmeno come si scrivesse la parola libidine, ma ora gli sta nascendo. Cerci? È un caso a parte. Era stanco di esperienze poco positive e voleva dimostrare di essere ancora un giocatore di calcio. Le sue motivazioni mi sono piaciute e l’ho ritrovato con estremo piacere. Sta lavorando tantissimo, forse come mai prima d’ora. Con la testa è già molto avanti. È uno swarovski: brilla se lo lucidi, se no si rompe.
Le due vittorie hanno creato i presupposti per vedere l’Arechi più pieno e questo è il mio successo più grande. Il tifoso ama, e quando soffre per salvarsi si distacca. Appena gli ridai la possibilità, ritorna subito. Da avversario avevo ricordi incredibili dell’Arechi, del suo calore, dell’affetto e dell’attaccamento a questi colori. Ecco: io vorrei far tornare questo prima di tutto.
Le favorite? La Salernitana (ride, ndr). È una battuta, perché è presto per dirlo. Empoli, Benevento e Cremonese hanno un organico superiore. Poi ci sono squadre che mi incuriosiscono dal punto di vista delle idee come lo Spezia. Il 4-2-4? Lo avrei voluto riproporre anche qui perché è più divertente: per me, per i calciatori e per i tifosi. Ma avrei dovuto schierare troppi giocatori fuori ruolo“.