Verona, Setti: “Non posso piacere a tutti. Grosso? Avrei preferito più la spada che il fioretto”
Maurizio Setti, presidente dell’Hellas Verona, ha concesso una lunga intervista ai microfoni del quotidiano L’Arena. Questi alcuni dei passi principali: “Hellas Verona in grave ritardo? Speravo di no. Mi aspettavo di meglio. La possibilità però di acciuffare la serie A c’ è, in un altro modo. Dobbiamo spingere tutti in un’altra direzione. I bilanci si […]
Maurizio Setti, presidente dell’Hellas Verona, ha concesso una lunga intervista ai microfoni del quotidiano L’Arena. Questi alcuni dei passi principali: “Hellas Verona in grave ritardo? Speravo di no. Mi aspettavo di meglio. La possibilità però di acciuffare la serie A c’ è, in un altro modo. Dobbiamo spingere tutti in un’altra direzione. I bilanci si fanno a fine anno, a bocce ferme. Faccio anch’io errori. Una squadra impostata nel modo giusto. Con giocatori di proprietà, altri giovani di prospettiva. Mi auguro che abbia un po’ di fortuna in più, rispetto a quella che abbiamo avuto finora. I play off possono farci raggiungere l’obiettivo. Se noi siamo convinti che questa squadra può arrivare all’ obiettivo, pure i tifosi debbono sostenerla. Possiamo farcela. Credo che il Palermo abbia qualcosa in più per esperienza e fisicità. Ma il secondo posto poteva essere nostro. Ora, senza farci illusioni, cerchiamo di fare più punti e poi magari centrare la A con i play off. Allenatore? Abbiamo avuto un momento, non lo nego, molto difficile. Tante riunioni e riflessioni perchè le cose non andavano. Ma lo sapete non sono per il cambio dell’ allenatore. Grosso ha qualità e la squadra lo segue. Lotteremo fino alla fine. Gli allenatori sono dei testardi. Ne ho avuto pochi rispetto a Zamparini, ma ne ho avuti a partire da Mandorlini per arrivare fino a Grosso. Tanti confronti tra me e loro. Quel che conta è il lavoro. Cosa gli imputo, la serie B è un torneo dove ci sono campi brutti ed il calcio viene interrotto più spesso rispetto alla A. Certe gare non le avrei giocate, avrei preferito più la spada che il fioretto”
Il patron prosegue nel suo discorso: “Trattare la cessione? Ad oggi no. Se qualcuno lo vuole per far meglio di me, sono pronto. Ai “banditi”, mi sia permessa la parola, non vendo. Nuovo stadio e nuovo centro sportivo? Noi ci siamo. Ed il rapporto con la politica è normale. Abbiamo perso del tempo per il centro sportivo, non per colpa nostra ma ora cominciamo a vedere la luce. Andremo in provincia (Vigasio, ndr). Sul nuovo Bentegodi, seguiamo con interesse i passi dell’amministrazione comunale. Io un buffone? Io mi guardo allo specchio e dico che non vedo quello che c’è scritto sugli adesivi appiccicati in tutto il mondo. Non mi offendo, buffone non c’entra niente però visto il successo ci pensino i tifosi, di cui ho grande rispetto. Lo scriva, anche se mi danno del buffone. Presuntuoso? di cui ho grande rispetto. Lo scriva, anche se mi danno del buffone”. Lei appare presuntuoso. Lo è? “Mah, a chi lo pensa dico che non è vero. Chi mi conosce sa che sono da pane e salame tutta la vita, mia mamma mi ha fatto così. Sembro arrogante? Forse si, ma è un’impressione. Contatti con la Curva Sud? No. All’inizio qualcosa c’è stato. Ci sono delle norme che noi tesserati non possiamo scavalcare ed i ragazzi lo sanno. Mi piacerebbe parlare con loro. Se sono qua mi devo prendere delle responsabilità. Non posso piacere a tutti. Se qualcuno vuole il Verona sono qua”.