Criscitiello torna su Vicenza-Lecce: “I fatti vanno chiariti, ci sono troppi lati oscuri. Comunicato dei biancorossi incomprensibile”
VICENZA LECCE CRISCITIELLO – Il petardo lanciato in Vicenza-Lecce è stato uno dei fatti di cronaca più chiacchierati dell’intero weekend calcistico italiano. In molti, in casa giallorossa, hanno espresso in varie misure perplessità per l’accaduto, nonostante sia il club biancorosso che la Questura della città veneta abbiano ribadito con estrema sicurezza che l’autore del gesto sia stato un […]
VICENZA LECCE CRISCITIELLO – Il petardo lanciato in Vicenza-Lecce è stato uno dei fatti di cronaca più chiacchierati dell’intero weekend calcistico italiano. In molti, in casa giallorossa, hanno espresso in varie misure perplessità per l’accaduto, nonostante sia il club biancorosso che la Questura della città veneta abbiano ribadito con estrema sicurezza che l’autore del gesto sia stato un tifoso dei salentini.
Il direttore di TMW Michele Criscitiello, mostratosi scettico sin da ieri, è tornato a parlare della vicenda nel consueto editoriale del lunedì:
“Un passaggio in serie B. Campionato stupendo. Peccato che finisca venerdì. Ci siamo finalmente divertiti ed esaltati. Soprattutto con la lotta promozione. Tutto fantastico. Adesso che il gioco si fa duro, però, il Presidente Mauro Balata dovrebbe garantire la regolarità ma soprattutto la credibilità del campionato. I fatti di Vicenza vanno chiariti perché… “I Contini non tornano”. Premessa: nessuno accusa il Vicenza che ieri si è affrettato a fare un comunicato stampa, a tratti, incomprensibile. Leggevo e pensavo: ok, adesso dicono qualcosa. Adesso arriva la notizia. Nulla! Ma non è il Vicenza, in quanto club, a dover parlare. Chi deve fare chiarezza è la Questura di Vicenza. Ieri sera è intervenuto il Questore dicendo che il petardo al 100% sia arrivato dai tifosi del Lecce. Averlo fatto entrare, allora, è un grande atto di colpevolezza per la Questura locale. Lo stesso per non aver individuato il colpevole dopo due giorni.
Giornalisticamente il primo pensiero va al portiere del Vicenza, ex Napoli, Contini. Per lui ci auguriamo una pronta guarigione ma soprattutto ci dispiace se non dovesse farcela per Alessandria. La foto dall’ospedale confermava il suo stato di salute precario che difficilmente lo riporterebbe in campo già venerdì sera. Staremo a vedere perché stava davvero… messo male. Ci potremmo fare molte domande, perché i video li abbiamo mostrati nella giornata di ieri e ci sono troppi punti oscuri. Contini cade a terra per il forte rumore del petardo. Era a 20 metri. A 5 metri c’erano 10-15 calciatori del Lecce. In maniera spontanea qualcuno di loro avrebbe dovuto spaventarsi. Reazioni che non controlli. Invece, dai video, è chiaro che nessuno si scompone. Dalle immagini si evince come Contini stia andando in direzione petardo e dove c’erano i calciatori del Lecce. Direzione strana. Cosa andava a fare lì? Chi lo ha soccorso ha subito, immediatamente, chiesto il cambio. Solitamente si provano le cure, arriva l’ambulanza e poi esce. Perché così tanta fretta? Come hanno fatto i tifosi del Lecce a far entrare un petardo? Responsabilità oggettiva della Questura di Vicenza e del club, allora qualcuno dovrebbe dare delle risposte. Le stesse che vorremmo avere sul luogo dove avviene l’esplosione del petardo. Perché è oggettivo che non possa essere stato lanciato dalla Curva, avrebbe avuto la stessa traiettoria del fumogeno. Doveva arrivare almeno nell’area di rigore di Contini. Siamo nel 2022 e chiediamo alle società di avere ottimi impianti di video sorveglianza.
Dopo 48 ore dovrebbe essere facile trovare il colpevole (tifoso del Lecce?) che ha lanciato un petardo in campo. Perché non abbiamo ancora nome e cognome? Quando entriamo allo stadio, fino a sabato 30 aprile era cosi, ti chiedono biglietto, documento, green pass e quasi quasi ti fanno anche il test del dna. Va bene che erano tanti ma non eravamo a San Siro con 80 mila persone. Perché la Questura di Vicenza non ha individuato ancora il colpevole? Troppi lati oscuri su questa vicenda. Non diamo colpe a nessuno ma facciamo delle domande. E’ troppo facile trarre la conclusione più semplice. Noi non vogliamo una verità, vogliamo la verità. Anche perché se verrà confermata la tesi che è stato un tifoso del Lecce, come detto dal Questore Sartori, quel tifoso al Via Del Mare venerdì nessuno lo vorrebbe. Sicuramente, per tutta la settimana, il pre partita non è stato gestito bene. Dalla vendita dei biglietti, la tessera del tifoso fino al petardo. La Questura di Vicenza ne esce molto male da questa situazione. Per la prossima stagione sicuramente dovranno migliorare i controlli all’ingresso. Facciamo calcio, il cinema lasciamolo ad altri.”