Vicenza-Lecce, anche la politica sull’accaduto. Il Sen.Stefàno: “Ho la sensazione che il petardo non provenisse dal settore ospiti”
VICENZA LECCE STEFANO – La questione che ha tenuto banco negli ultimi giorni arriva a coinvolgere anche la politica. Il dibattito post avvenimenti di Vicenza-Lecce ha causato una questione che non sembra destinata ad estinguersi al più presto. Anche il Senatore PD Dario Stefàno infatti, si è espresso in merito all’accaduto scrivendo un post sul suo […]
VICENZA LECCE STEFANO – La questione che ha tenuto banco negli ultimi giorni arriva a coinvolgere anche la politica. Il dibattito post avvenimenti di Vicenza-Lecce ha causato una questione che non sembra destinata ad estinguersi al più presto. Anche il Senatore PD Dario Stefàno infatti, si è espresso in merito all’accaduto scrivendo un post sul suo profilo Facebook.
Ecco le parole di Stefàno riportate da trivenetogoal.it:
“Subito chiarezza: lo sport non scada in furbizie premeditate e pericolose. Sottopongo alla visione di tutti un video di ieri. Potrei sbagliarmi, ma chiedo attenzione e verità. Ho la netta sensazione che il petardo/fumogeno esploso ieri alla stadio di Vicenza dopo il goal del Lecce, non fosse per responsabilità dei tifosi salentini. Sembra, invece, posizionato intenzionalmente dal basso, cioè non lanciato, ma adagiato dall’interno sotto la balaustra, quasi a voler intimidire la tifoseria salentina e creare il caos che ne è conseguito.
Io credo che le autorità debbano subito fare luce su una vicenda che macchia una pagina di sport non solo perché inquina una partita bellissima ma, soprattutto, lede la funzione socio educativa dello sport. Mi sentirò con le autorità perché facciano chiarezza subito.
Non è solo in gioco la promozione di una squadra ma la credibilità di un sistema.
Il video che allego certifica più di qualche dubbio che va chiarito con immediatezza, assicurando alla giustizia (non solo sportiva) i veri responsabili.
PS: nelle immagini non si legge alcun lancio dalla curva, ma un uomo con la pettorina che si avvicina a passo svelto al luogo dell’ esplosione (ben lontana dal terreno di gioco), che si piega, quasi come a posare qualcosa e poi si allontana, voltandosi quasi a volersi assicurare che esploda per davvero.”