Vicenza, Rosso: “La nostra idea è emulare il percorso dell’Atalanta. Con Berlusconi sarà un derby tra milanisti”
ROSSO VICENZA – Renzo Rosso, fondatore del marchio Diesel e padre di Stefano, presidente del Vicenza, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport, soffermandosi appunto sulla rinascita del club biancorosso. Ecco le sue parole: «Stefano è il presidente del club e cisiamo divisi i compiti. Io seguo di più la ricerca dei soci, investimenti e […]
ROSSO VICENZA – Renzo Rosso, fondatore del marchio Diesel e padre di Stefano, presidente del Vicenza, si è raccontato alla Gazzetta dello Sport, soffermandosi appunto sulla rinascita del club biancorosso. Ecco le sue parole:
«Stefano è il presidente del club e cisiamo divisi i compiti. Io seguo di più la ricerca dei soci, investimenti e sponsor. Lui deve guidare la parte tecnica. Io non entro nella scelta degli uomini che vanno in campo ma entro fortemente in quella di chi deve guidare e gestire la società.Così ho messo insieme un pool di soci che nessuno credo abbia mai avuto in Italia. Sogno una intera città socia del Vicenza. Siamo all’inizio e abbiamo tanti bei progetti e tanti traguardi da raggiungere eh! Promozione? Il blocco del campionato per un po’ ci ha fatto temere il peggio. Stavamo dominando e avremmo allungato il vantaggio se avessimo potuto portare a termine la stagione regolarmente. Ne sono certo perché la nostra squadra era fortissima. Per fortuna hanno riconosciuto e certificato il nostro successo, anche se è stato un dispiacere non aver potuto festeggiare coi nostri tifosi. Ma non ci fermiamo. Siamo ripartiti subito per raggiungere una posizione importante anche in B. La nostra idea è di emulare il percorso dell’Atalanta, convinti di riuscirci. I Percassi stanno realizzando qualcosa di straordinario. Ecco quella è l’idea di partenza da realizzare con le nostre idee e con le nostre forze». Vedremo un giorno il Vicenza duellare contro Barça o Psg? «È un grande sogno, ci vorrà tempo, ma possiamo arrivarci. Sarebbe bello vedere i grandi campioni al Menti. Nel calcio moderno più c’è unità di intenti, più avanti si può andare. Non esiste soddisfazione senza frustrazione, me lo diceva mio padre. Sì, voglio lasciare un’impronta nel calcio, ma non lo faccio da solo: credo nel lavoro di squadra. Il nostro più grande successo quest’anno al di là della promozione è vedere nove calciatori del Vicenza in vacanza con le proprie mogli e le proprie famiglie: tutti insieme in Puglia. È la forza dello spogliatoio. Significa che quanto diciamo non sono slogan. Io che vengo dal marketing penso di poter portare idee inedite e incredibilmente innovative per lo sviluppo di questo sport e del club. Ne ho qualcuna nel cassetto da sparare… La stragrande maggioranza dei giocatori sono stati confermati durante il lockdown e intorno a loro costruiamo il Vicenza per la B. E poi sono fiero della firma del primo contratto da professionista di un giovane talento della nostra cantera, Tommaso Mancini (classe 2004, ndr), che volevano in tanti in Italia, ma pure Liverpool, Chelsea fino alle due di Manchester. Ci ha dato una bella mano a convincerlo Pablito Rossi sempre più coinvolto nel nostro progetto. Del resto Rossi fa parte del board del Lanerossi, dà sempre consigli utili. Ecco vogliamo tornare al livello di quel Vicenza in uno stadio adeguato, molto più capiente e rinnovato, con una società stabile e un’organizzazione moderna». Sfida col Monza di Berlusconi? «Ho una grande stima di Silvio. Abbiamo due sogni uguali ma proviamo a conquistarli in maniera diversa con strategie differenti. Berlusconi vuole centrare i suoi obiettivi subito, costi quel che costi. Noi pensiamo a costruire piano piano con il coinvolgimento della città». Siete uniti dal grande amore per il Milan…«Sì, da piccolo mi sono innamorato del Milan e lo sarò sempre. Anche se ora il mio cuore batte per il Vicenza. ConBerlusconi sarà un bel derby tra milanisti. In queste ultime settimane mi sono divertito molto a veder giocare i rossoneri. Una squadra unita e forte grazie pure a Pioli».