Italiano: “Trapani, la nostra una storia diventata leggenda”
VINCENZO ITALIANO TRAPANI – Allenatore del Trapani fino a poche settimane fa, Vincenzo Italiano ha sposato la causa Spezia, club con il quale si metterà alla prova in Serie B. Il tecnico non ha però dimenticato il proprio passato e la cavalcata esaltante con i siciliani, come ha raccontato nella toccante lettera apparsa sull’ultima edizione […]
VINCENZO ITALIANO TRAPANI – Allenatore del Trapani fino a poche settimane fa, Vincenzo Italiano ha sposato la causa Spezia, club con il quale si metterà alla prova in Serie B. Il tecnico non ha però dimenticato il proprio passato e la cavalcata esaltante con i siciliani, come ha raccontato nella toccante lettera apparsa sull’ultima edizione del B Magazine: “Le emozioni non si possono raccontare. E non le racconterò, perché in fondo stanno tutte racchiuse nella corsa dalla panchina alla Curva al fischio finale di Trapani-Piacenza. La storia sì, invece. E la nostra è una storia di quelle che difficilmente si dimenticano. Rimangono per sempre, non solo negli annali, ma soprattutto nei cuori di chi le ha vissute.
Ritornando indietro con i ricordi sembra che tutto sia accaduto per caso. Ma sono convinto che niente è per caso nella vita, che tutto abbia un senso, anche quando non riusciamo a coglierlo immediatamente. Tutto è iniziato il 27 luglio 2018. Ricevo una telefonata, mi viene proposto di diventare il nuovo allenatore del Trapani. Non ho esitato un attimo a dire sì, perché la Sicilia è la mia terra e perché il Trapani è la squadra con cui ho esordito, ragazzino, tra i professionisti.
La situazione societaria non era semplice, a Trapani sono arrivato da solo. Abbiamo pian piano costruito lo staff tecnico e con il direttore sportivo, arrivato qualche settimana dopo, la squadra: tanti giovani, alcuni calciatori esperti, che già erano al Trapani. Avremmo dovuto fare un campionato di ‘galleggiamento’, per mantenere la categoria. Grazie a un gruppo fantastico, unito come raramente capita di vedere, alla disponibilità di tutti, a una tifoseria che ci ha sempre sostenuto, abbiamo macinato gioco e vittorie.
Abbiamo costruito la nostra identità e l’abbiamo portata in tutti i campi in cui abbiamo giocato. Ed è l’orgoglio più grande per un allenatore ricevere i complimenti per come gioca la propria squadra. È un’alchimia fantastica, fatta di condivisione di idee e percorsi. Abbiamo vissuto, tutti assieme, tantissime difficoltà, e non ci siamo mai arresi. Per noi, per le nostre famiglie, per la voglia di regalare gioia e sorrisi a una città bellissima. Alzare la Coppa al Provinciale, con la nostra gente, è stata l’emozione più grande, il coronamento di un’impresa che non è solo sportiva, ma soprattutto umana, di una storia che diventa leggenda“.