Venezia, Zanetti: “Il Cittadella ha meno da perdere, dovremo sfruttare gli spazi che lasceranno”
ZANETTI VENEZIA CITTADELLA SPAZI – L’allenatore del Venezia Paolo Zanetti ha parlato in conferenza alla vigilia della gara di ritorno della finale playoff col Cittadella. Ecco quanto riportato da Trivenetogoal.it: “Il cambio di orario con l’anticipo di un quarto d’ora non ci modifica nulla rispetto a quello che abbiamo preparato. Dispiace per i nostri tifosi, ma queste sono decisioni che […]
ZANETTI VENEZIA CITTADELLA SPAZI – L’allenatore del Venezia Paolo Zanetti ha parlato in conferenza alla vigilia della gara di ritorno della finale playoff col Cittadella.
Ecco quanto riportato da Trivenetogoal.it:
“Il cambio di orario con l’anticipo di un quarto d’ora non ci modifica nulla rispetto a quello che abbiamo preparato. Dispiace per i nostri tifosi, ma queste sono decisioni che spettano ad altri. Essersi messi in una condizione di piccolo vantaggio può essere un’arma a doppio taglio. Conosco bene il mio gruppo e basta un episodio per cambiare tutto, come accaduto contro il Chievo. In questo momento il Cittadella ha meno da perdere, ha già metabolizzato la sconfitta dell’andata e non può far altro che partire con determinazione. Sicuramente lasceranno qualche spazio e ci dovremo mettere il dito.
Perdiamo Svoboda, ma recuperiamo Maleh, Modolo e Fiordilino. Dispiace per Michael, ha fatto un finale di stagione straordinario, ha dimostrato di poterci stare alla stragrande per il futuro. Faceva il centrocampista ed è stato spostato difensore centrale e lo ha fatto alla grande. E’ vero che la partita è lunga e bisogna mantenere l’equilibrio, fuori casa abbiamo scelto di mettere Di Mariano e Johnsen, domani potrebbe partire Aramu e inserire uno dei due. Non lavoreremo per mantenere il risultato, ma lavoreremo per segnar loro un gol.
Dobbiamo fare in modo di ripetere l’ultima partita. Sono concentrato e sono sul pezzo, abbiamo e ho faticato tantissimo per arrivare sin qui. E’ stata un’annata straordinaria, abbiamo predicato giorno e notte per la causa. Oggi non mi accontento di quello che è stato, arrivare secondi e veder vincere qualcun altro è la cosa più brutta che c’è. Non vogliamo la classica pacca sulla spalla, vorremo per una volta diventare vincenti e farci dire bravi perché abbiamo vinto. Assolutamente dobbiamo ragionare per l’obiettivo.
Le voci sul mio conto? Penso di aver ampiamente dimostrato di poter vivere per una maglia sola. Questa società merita palcoscenici straordinari, ammetto di avere qualche squadra che mi vuole, ma lo si sa da marzo, dipenderà anche dal risultato finale. Per Cristian ho finito le parole, mi ha fatto capire cosa significa allenare un campione. i vede nel quotidiano e nella gestione di se stesso. Ha la capacità di gestione delle forze nella gara mostruose. Il Molinaro che abbiamo visto adesso non merita di smettere. E’ protagonista sul campo alla soglia dei 40 anni.”