Venezia, Zanetti: “Emozione immensa, ai miei farò un monumento. Oggi è venuta fuori la nostra umiltà”
ZANETTI VENEZIA LECCE – Paolo Zanetti, tecnico del Venezia, ha parlato ai canali del club lagunare al termine dell’1-1 di Lecce che è valso il pass per la finale playoff per gli arancioneroverdi: “E’ un’emozione immensa. So da dove siamo partiti e quale sia stato il percorso che abbiamo fatto. Comunque andrà ai miei ragazzi […]
ZANETTI VENEZIA LECCE – Paolo Zanetti, tecnico del Venezia, ha parlato ai canali del club lagunare al termine dell’1-1 di Lecce che è valso il pass per la finale playoff per gli arancioneroverdi:
“E’ un’emozione immensa. So da dove siamo partiti e quale sia stato il percorso che abbiamo fatto. Comunque andrà ai miei ragazzi farò un monumento perché hanno un cuore infinito. Oggi sono andati in difficoltà contro un avversario fortissimo che ha dimostrato tutto il proprio valore e la propria voglia di ribaltarla, ma passiamo meritatamente il turno”.
“Credo che la qualificazione ce la siamo costruita all’andata con 7o minuti straordinari in cui abbiamo creato tantissimo ma capitalizzato non altrettanto. Oggi è uscita una gara di sacrificio per merito del Lecce e per qualche nostro giocatore che fisicamente è alle corde ma è normale che sia così. L’obiettivo è recuperare energie psico-fisiche perché ora per il nostro club e la nostra gente è un evento storico. Dove non siamo arrivati con il gioco lo abbiamo fatto con il furore agonistico, con la rabbia e con la voglia di aiutarsi in campo”.
“Nel primo tempo eravamo intimoriti anche perché loro sono entrati in campo forte. Non siamo stati coesi come al solito e siamo andati in difficoltà a livello tattico: ho cambiato modulo, rinfoltendo così il centrocampo. Oggi è uscita fuori la nostra umiltà: non si può sempre essere dominanti e propositivi. In campionato più di qualche partita l’abbiamo persa, creando tanto ma cadendo alla fine. Oggi abbiamo anche avuto la giusta dose di fortuna però nel complesso e per quanto ha creato durante l’anno, il Venezia si merita questa finale”.
“Rigore? Per questa squadra ogni partita è un’emozione: siamo fatti così, è nel nostro DNA. Lo si è visto contro il Chievo: non siamo una squadra per deboli di cuore. Al penalty ero preoccupato e mi dispiace per Mancosu perché l’ho visto piangere ed è un ottimo calciatore. Sono cose che capitano”.
“La doppia finale sarà particolare. Maleh l’ho visto in difficoltà fisica: è la mia cartina al tornasole e se ha i crampi lui significa che abbiamo lottato. Non l’affronteremo al massimo delle nostre capacità ma lo faremo al top dell’entusiasmo. Oggi eravamo in 50 a Lecce tra squadra, addetti stampa, staff tecnico: con questo spirito si può fare tanto”.