Venezia-Reggina, Zanetti: “Sono deluso dal risultato. Quando la posta in palio è alta, i nostri difetti escono”
ZANETTI VENEZIA REGGINA – Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, ha parlato ai canali ufficiali della società dopo la sconfitta contro la Reggina. Ecco le sue parole: “Sono deluso dal risultato, ma non completamente della prestazione. A parte il primo quarto d’ora, nel quale ci venivano a prendere alti e abbiamo trovato alcune difficoltà, poi non abbiamo subito nulla. Successivamente la […]
ZANETTI VENEZIA REGGINA – Paolo Zanetti, allenatore del Venezia, ha parlato ai canali ufficiali della società dopo la sconfitta contro la Reggina.
Ecco le sue parole: “Sono deluso dal risultato, ma non completamente della prestazione. A parte il primo quarto d’ora, nel quale ci venivano a prendere alti e abbiamo trovato alcune difficoltà, poi non abbiamo subito nulla. Successivamente la squadra ha fatto una mezz’ora importante, nella quale abbiamo preso due traverse e in altre situazioni poco concreti. Nel secondo tempo abbiamo spianato la strada con un episodio con una punizione regalata. Al netto hanno fatto un tiro e due gol, questo è stato. E’ la terza o quarta partita che perdiamo in questo modo, dobbiamo capire come mai non riusciamo a rimanere in gara e come mai non riusciamo a portare a casa partite che dominiamo. Oggi la Reggina ha fatto un’ottima gara difensiva, molto attenta. Detto questo finire questa gara con un 2-0 è troppo, però succede. Tuttavia, se capita la stessa cosa tre o quattro volte inizia a darmi molto fastidio. Dobbiamo pensare, non tanto alla Seria A diretta, ma a qualificarci più in alto possibile. A partire dal momento in cui vediamo l’obiettivo, iniziano ad uscire i nostri difetti, soprattutto nei dettagli, perché non siamo abituati a giocare per una posta in palio così pesante. Per noi, questa partita è motivo di crescita, cercheremo di analizzare bene ciò che abbiamo sbagliato. Lunedì abbiamo subito un altro banco di prova contro una corazzata di questo campionato. Oggi abbiamo giocato 4-3-1-2 e Johnsen doveva giocare più vicino a Esposito, mentre nel primo quarto d’ora andava sempre a prendersi la linea. Io, invece, lo volevo un po’ più dentro al campo, così come ha fatto a Monza, e per questo motivo l’ho rimesso a sinistra, perché oggi si sentiva più in vena di giocare sulla linea. Comunque penso che Johnsen abbia fatto una buona partita. In fase di non possesso abbiamo difeso con le mezzali che uscivano sui loro terzini. SPAL? Ci aspetta una partita difficilissima contro una squadra che ha dei valori straordinari, che ha appena cambiato allenatore e quindi sarà ancora più motivata. Noi dobbiamo fare come abbiamo sempre fatto, ripartire dalle difficoltà, giocare su quelle che sono le nostre qualità e mettere un po’ di attenzione in più nei dettagli. Dobbiamo andare a Ferrara a giocare una grandissima partita perché oggi abbiamo perso una finale delle ultime otto, ma adesso ne rimangono ancora sette. I punti in palio sono ancora tanti. Se vogliamo andare ai playoff dovremo lottare fino alla fine. Questa è la nostra realtà e non abbiamo paura di farlo. La SPAL gioca con un sistema leggeremo diverso rispetto a prima, ma le sue caratteristiche sono evidenti, ha individualità incredibili, inoltre, recupera dei giocatori importanti. Dovremo fare una partita di sacrificio, studiarla bene e cercare di andarli a colpire negli spazi che lasciano e con le nostre qualità, ma senza mai perdere la nostra identità. Non l’abbiamo persa neanche oggi che abbiamo perso, siamo stati sicuramente meno precisi, ma continuiamo aldilà del risultato“.