31 Marzo 2020

Ascoli, Pulcinelli: “Stellone? Il buonsenso non è bastato per risolvere la situazione. E’ ancora il nostro allenatore”

ASCOLI PULCINELLI – Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli, è intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport soffermandosi, oltre che sull’emergenza sanitaria in atto, anche sulla situazione relativa alla panchina di mister Stellone, recentemente a forte rischio dopo una serie di risultati molto al di sotto delle aspettative che avevano fatto pensare ad un nuovo avvicendamento sulla […]

Massimo Pulcinelli patron dell' Ascoli

Massimo Pulcinelli, patron dell'Ascoli

ASCOLI PULCINELLI – Massimo Pulcinelli, patron dell’Ascoli, è intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport soffermandosi, oltre che sull’emergenza sanitaria in atto, anche sulla situazione relativa alla panchina di mister Stellone, recentemente a forte rischio dopo una serie di risultati molto al di sotto delle aspettative che avevano fatto pensare ad un nuovo avvicendamento sulla stessa, con il tecnico della Primavera Abascal pronto a subentrare all’ex Palermo e Frosinone. Di seguito le dichiarazioni del numero uno bianconero:

 “C’è poco da dire, se non che Stellone è l’allenatore della prima squadra e Abascal quello della Primavera. Abbiamo cercato di risolvere attraverso il buonsenso, non c’è stato nè accordo nè disaccordo fra società e tecnico, per cui Stellone ufficialmente è ancora l’allenatore dell’Ascoli”.

“C’è un Paese fermo e in queste condizioni sarà difficilissimo riprendere i campionati in ogni caso, se ci si riuscirà dovrà essere giocando con il pubblico, non a porte chiuse. Credo convenga cominciare a ragionare sulla prossima stagione. E’ banale fare proposte pensando solo all’interesse della propria squadra, ci sarà qualcuno che ragionerà “cum grano salis” per tutti e troverà la soluzione migliore. Per il momento pensiamo alla salute, è la cosa più importante. Il futuro? Va trovata una soluzione forte dal sistema calcio, di concerto con le tv. Gli ammortizzatori sociali destinati al mondo del lavoro dovranno essere previsti anche per lo sport, compresa l’industria calcio”.