Cittadella, Marchetti: “Il nostro punto di riferimento siamo noi stessi. Per me il mercato potrebbe finire anche oggi”
MARCHETTI CITTADELLA – In un’intervista ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, il direttore generale del Cittadella, Stefano Marchetti, ha fatto un bilancio sul progetto tecnico del club veneto. Ecco le sue parole: “Il nostro punto di riferimento siamo noi stessi! Una frase che rende bene l’idea di ciò che è questa realtà. Sinceramente non ci interessa molto […]
MARCHETTI CITTADELLA – In un’intervista ai microfoni di Gianlucadimarzio.com, il direttore generale del Cittadella, Stefano Marchetti, ha fatto un bilancio sul progetto tecnico del club veneto. Ecco le sue parole:
“Il nostro punto di riferimento siamo noi stessi! Una frase che rende bene l’idea di ciò che è questa realtà. Sinceramente non ci interessa molto star qui a dire che sarà la B più difficile degli ultimi anni o che affronteremo piazze di blasone, l’unica cosa che conta è portare avanti i valori del Citta: la cultura del gruppo, la voglia di lavorare a testa bassa, il ‘noi’ davanti all’ ‘io’ e soprattutto tanta umiltà…”.
Sulle riconferme: “Se guardiamo ciò che abbiamo fatto anno scorso, la scelta non poteva che essere quella della continuità. Perché snaturarci? Abbiamo fatto un girone di ritorno senza attaccanti per varie vicissitudini eppure la squadra ha sempre avuto una sua precisa identità. Gorini è cresciuto molto, ha belle idee in testa, vuol attuare un calcio giusto per noi. E poi – spiega Marchetti – sono arrivati quattro innesti mirati tra calciatori che hanno già fatto la B e che cercano la definitiva consacrazione e altri che hanno fatto bene in C. Ora stiamo vedendo per fare qualche uscita, ma lo dico sinceramente: per me il mercato potrebbe finire anche oggi…”.
“Abbiamo un gruppo di lavoro che sta insieme da una vita, solo il preparatore atletico è qui da vent’anni, io uguale, Gorini da poco meno… C’è un rapporto davvero familiare, l’uno conosce a memoria l’altro e sa come aiutarlo o quali corde toccare per farlo rendere al meglio. Possiamo dire che davvero il nostro contesto è la nostra essenza! Lavoriamo a testa bassa e con umiltà, se passano questi concetti – come sono sicuro – ci divertiremo anche quest’anno… Partiamo per salvarci, come ogni stagione, poi si vedrà, tanto gli obiettivi si conquistano giocoforza sul campo non certo sulla carta…”.