2 Giugno 2019

Una magia di Di Carmine lancia il Verona in Serie A, Citta vittima della tensione

VERONA CITTADELLA PLAYOFF CRONACA – Consapevole di dover ribaltare il 2-0 patito all’andata, il Verona approccia il secondo atto della finale contro il Cittadella a ritmi altissimi. I risultati sono immediati e costringono la squadra di Venturato, solitamente coraggiosa e propositiva, a rintanarsi nella propria metà campo. La gara viene sbloccata da Mattia Zaccagni, che sfrutta un ottimo servizio rasoterra alle […]

VERONA CITTADELLA PLAYOFF CRONACA – Consapevole di dover ribaltare il 2-0 patito all’andata, il Verona approccia il secondo atto della finale contro il Cittadella a ritmi altissimi. I risultati sono immediati e costringono la squadra di Venturato, solitamente coraggiosa e propositiva, a rintanarsi nella propria metà campo. La gara viene sbloccata da Mattia Zaccagni, che sfrutta un ottimo servizio rasoterra alle spalle della difesa di Faraoni, eccellente prima nella percussione e poi nel dai e vai con Di Carmine. Nel secondo tempo i padroni di casa, sospinti dal Bentegodi, aumentano ulteriormente i giri e cingono d’assedio i granata, mai davvero capaci di impensierire gli uomini di Aglietti. Il momento focale della partita è, tuttavia, l’espulsione di Parodi: il terzino destro, già ammonito, sbaglia i tempi della scivolata e perde il controllo del corpo franando su Vitale. Con l’uomo in meno, Venturato si priva di Moncini per favorire l’ingresso di Cancellotti e schiaccia ulteriormente la squadra. Il 2-0 è una logica conseguenza di quanto in campo accade: Vitale si prende il fondo e fornisce un cross basso sul primo palo a Di Carmine, il quale si inventa un colpo di tacco paradisiaco che non lascia scampo a Paleari e proietta il Verona in Serie A. Nel finale anche il subentrato Proia costringe il direttore di gara ad espellerlo e lascia in 9 i propri compagni. Il punto esclamativo sulla gara lo pone Karim Laribi, abile a sfruttare un pallone in profondità di Pazzini e ad anticipare l’uscita dell’estremo difensore involandosi verso la porta. Dopo una stagione a dir poco tribolata, grazie alla cura di mister Alfredo Aglietti e alla qualità dei propri pezzi pregiati, la compagine butea ottiene la promozione e torna dopo appena un anno nel massimo campionato italiano.