Pisa, Corrado: “Quando arriverà il semaforo verde, noi ripartiremo, non vogliamo un campionato deciso a tavolino”
CORRADO DICHIARAZIONI – Da tuttomercatoweb.com apprendiamo che Corrado, il presidente del Pisa, è intervenuto all’interno della trasmissione Diaro Nerazzurro in onda su 50 Canale. Di seguito ecco una parte del suo intervento: “L’unico rammarico è di essere lontani dall’operatività, dal resto della squadra, dalle persone che vedo abitualmente tutti bene: l’importante però è che tutti […]
CORRADO DICHIARAZIONI – Da tuttomercatoweb.com apprendiamo che Corrado, il presidente del Pisa, è intervenuto all’interno della trasmissione Diaro Nerazzurro in onda su 50 Canale. Di seguito ecco una parte del suo intervento: “L’unico rammarico è di essere lontani dall’operatività, dal resto della squadra, dalle persone che vedo abitualmente tutti bene: l’importante però è che tutti stiano bene. L’esigenza della salute e dello sport, comunque, devono convivere sempre, almeno per noi come Pisa questa è una massima, e non vogliamo far correre rischi ai nostri atleti. In nessun modo, siamo anche restii all’uso massiccio di farmaci per accelerare le guarigioni, preferiamo tempi di recupero più lunghi. Figuriamoci se non staremo attenti in questo caso: attueremo tutto quando prevede il protocollo sanitario. Ciò non toglie che quando arriverà il semaforo verde, noi ripartiremo, non vogliamo un campionato deciso a tavolino, vogliamo giocare: il fatto che ci sia qualcuno che non vuole la ripresa non fa bene al calcio, non è edificante vedere non tanto commenti campati a caso, quanto gli attacchi tra le parti. E Gravina ha ragione, chi non vuole finire il campionato non vuole bene né agli italiani, né al calcio e neppure ai propri tifosi: si deve ripartire da dove si è lasciato, no da un nuovo torneo, e se il presidente federale tiene fede a quanto detto, così sarà. Si può al massimo poi fare un campionato ad anno solare, le soluzioni ci sono, si dovranno al massimo rivedere alcune scadenze: chiaro che poi ci sarà chi ci rimette di più e chi meno, ma non cerchiamo queste piccole sottigliezze, perché ci sarebbe la regolarità di base, e no cose decise a tavolino. Il calcio non deve accontentare, deve dare i meriti.”