Vicenza, Da Riva: “Indosso una maglia storica. Paolo Rossi per sempre con noi”
DA RIVA VICENZA – Jacopo Da Riva, centrocampista del Vicenza, è il protagonista del nuovo appuntamento di “Growing Together“, il progetto nato dalla collaborazione tra DAZN e BKT per raccontare giovani talenti e startup locali. VICENZA, DA RIVA INTRODUCE LA PROPRIA PASSIONE: IL CALCIO “Ho vissuto esperienze che mi hanno portato a crescere più velocemente rispetto ai miei coetanei. […]
DA RIVA VICENZA – Jacopo Da Riva, centrocampista del Vicenza, è il protagonista del nuovo appuntamento di “Growing Together“, il progetto nato dalla collaborazione tra DAZN e BKT per raccontare giovani talenti e startup locali.
VICENZA, DA RIVA INTRODUCE LA PROPRIA PASSIONE: IL CALCIO
“Ho vissuto esperienze che mi hanno portato a crescere più velocemente rispetto ai miei coetanei. I punti di riferimento nella mia infanzia? Ronaldinho e Kakà, non giocavano nel mio ruolo però mi divertivo a guardarli e a provare a imitarli. Cosa vedo nel mio futuro? Il calcio. Sono tornato nella mia terra, qui devo svestire i panni del ragazzo abituato a giocare con pari-età“.
DA RIVA PARLA DEL VICENZA E DELL’ATALANTA
“Qui mi trovo bene con tutti, ci sono bravissimi ragazzi e ottimi calciatori. Vivo lo spogliatoio con gente come Giacomelli, Rigoni, Cinelli e Meggiorini. Mister Di Carlo giocava a centrocampo come me, sicuramente è un qualcosa in più perché nei consigli che mi dà si capta il passato che ha avuto. Devo e dovrò essere bravo ad ascoltarlo. L’Atalanta? Ti forma a livelli importanti, sono riuscito a esordire in Serie A e, dieci giorni dopo, mi sono ritrovato in campo a Lisbona contro il PSG. Dovrò ringraziare sempre Gasperini, perché ha avuto il coraggio di buttarmi dentro“.
PAROLE AL MIELE PER LA MAGLIA DEL LANE
“La maglia del Vicenza è storica, si sente quando arrivi in questa società che ci sono stati profili d’alto livello come Paolo Rossi e Roberto Baggio. La scomparsa di Paolo è stato un dramma, un pezzo di storia che è andato via ma che, allo stesso tempo, rimarrà per sempre con noi. Avevo presente cosa rappresentasse il Menti grazie alle parole di alcuni compagni che hanno giocato qui. Avere lo stadio vuoto è negativo per noi calciatori, perché il pubblico ti carica durante la partita. Speriamo di poterlo riavere il prima possibile“.