Entella, Gozzi: “Tenere un club di una città di 25mila abitanti in B è come vincere la Champions League”
GOZZI VIRTUS ENTELLA – Antonio Gozzi, presidente della Virtus Entella, ha rilasciato delle dichiarazioni ai canali ufficiali del club riprese da tuttoentella.com: “Abbiamo avuto in queste due ultime una buona reazione ad una situazione molto difficile e molto critica che naturalmente aveva preoccupato tutti: tifosi, dirigenza, calciatori stessi. La strada che ci porta alla salvezza […]
GOZZI VIRTUS ENTELLA – Antonio Gozzi, presidente della Virtus Entella, ha rilasciato delle dichiarazioni ai canali ufficiali del club riprese da tuttoentella.com: “Abbiamo avuto in queste due ultime una buona reazione ad una situazione molto difficile e molto critica che naturalmente aveva preoccupato tutti: tifosi, dirigenza, calciatori stessi. La strada che ci porta alla salvezza è ancora molto lunga e bisogna saper confermare questo spirito che ha caratterizzato le squadre dell’Entella da sempre, almeno da quando ci sono io presidente. Che è uno spirito indomito, da combattenti che bisogna assolutamente avere per salvarsi in Serie B.
Io continuo a dire, la B per queste latitudini è come andare su Marte. Tenere un club di una città di 25mila abitanti in Serie B è vincere la Champions League tutti gli anni. Io vorrei che questa cosa non si dimenticasse mai e fosse ben presente a tifosi, simpatizzanti e opinione pubblica perchè non l’ha scritto il medico che l’Entella deve stare in Serie B. L’Entella sta in Serie B se siamo capaci di tenercela tutti assieme. Finora ce l’abbiamo fatta. Ricordi a tutti che questo è il sesto anno di Serie B. Quando nel 2007 sono diventato presidente di questa società se avessi detto che nei 13 anni successivi per sei anni l’Entella sarebbe stata in Serie B mi avrebbero messo la camicia di forza e mi avrebbero portato al manicomio.
Naturalmente l’insoddisfazione che hanno espresso i tifosi era la mia insoddisfazione, ho parlato molto ai calciatori, ho ricordato a tutti che a calcio si può vincere e si può perdere ma onore e dignità sono due pietre miliari della cultura dell’Entella a cui non si può mai rinunciare. Devo dire che grazie a questo richiamo da parte dei tifosi, presidente e dirigenza le cose hanno iniziato a rimettersi in moto. Certamente abbiamo fatto degli errori in partenza, il gran numero di infortunio lo sta a testimoniare. Dagli errori si cerca di imparare e cercheremo di non ripeterli“.