Parma, Iachini: “Domani bisogna vincere, valuteremo se portare Pandev o meno”
IACHINI PARMA – Beppe Iachini, allenatore del Parma, è intervenuto stamattina in conferenza stampa per presentare il match in programma domani sera alle ore 20.45. I crociati inaugureranno il ventinovesimo turno domani sera allo stadio “Tardini” contro il Cittadella cercando una vittoria che manca da due giornate. Ecco le parole del mister riportate da Parmalive: “Purtroppo […]
IACHINI PARMA – Beppe Iachini, allenatore del Parma, è intervenuto stamattina in conferenza stampa per presentare il match in programma domani sera alle ore 20.45.
I crociati inaugureranno il ventinovesimo turno domani sera allo stadio “Tardini” contro il Cittadella cercando una vittoria che manca da due giornate.
Ecco le parole del mister riportate da Parmalive: “Purtroppo ogni partita ci portiamo a dietro 5/6 acciaccati. Non mi piace lamentarmi, quando giocavo non lo facevo. Siamo una squadra tecnica, con giocatori di qualità e non può essere che perdiamo così tanti uomini ogni volta. Inglese, Benek, Tutino subiscono troppi falli, domenica è uscito Brunetta per una contusione al polpaccio, Buffon idem. Non è una lamentela, ma una presa di visione: quando è fallo è fallo, vanno fischiati, ci sono i cartellini. Vazquez prende 20/25 falli a partita, lo stesso Simy. Buffon ha un’edema al polpaccio ed è quello messo peggio, fisicamente. L’ultimo allenamento ci servirà per capire. Quando giocavo non ero uno stinco di santo, per carità, ma quando c’è fallo va fischiato e i giocatori vanno tutelati, non può andare avanti chi distrugge solamente il gioco altrui, va tutelato chi gioca a calcio”.
“Noi ci siamo detti di prendere una partita per volta, tutte con la stessa mentalità: non guardiamo se si gioca in casa o fuori, non decidiamo se essere più o meno offensivi in base all’avversario. Anche a Monza siamo andati a giocare con Man e Correia sulle fasce. Abbiamo recuperato Coulibaly che non giocava da tempo, stanno crescendo giovani come Bernabé, Circati e Sits, poi perdiamo un sacco di uomini però. Guarda Cassata, appena arrivato si è subito infortunato, Pandev idem: non abbiamo potuto attingere realmente dai nuovi arrivi di gennaio. Stiamo valorizzando tanti ragazzi. Oggi la squadra ha un’anima e un atteggiamento, poi non sempre siamo riusciti a chiudere le gare. Quando mancano così tanti attaccanti è difficile poi segnare: guardate l’Inter, senza Dzeko e Lautaro non ha segnato e ha fatto fatica, Roma e Atalanta idem quando hanno tante assenze”.
Lei mister ha sempre lottato di vincere il campionato: ora si può accontentare di valorizzare i ragazzi?
“Io non mi accontento mai. In carriera ho valorizzato tanti giovani: Belotti, Dybala, Vlahovic, Icardi che era una situazione come Sits, che veniva dalla Primavera, Sensi e Bennacer, ai quali ho trovato un nuovo ruolo, stesso discorso per Campagnaro. Lo stesso percorso che sta facendo Man: sta vivendo una crescita tattica della sua carriera, sta avendo uno sviluppo molto importante, in Europa ce ne sono pochi come lui. L’obiettivo era quello di stare più su in classifica, ma ci sono stati tanti imprevisti. Il percorso di valorizzazione va fatto, ma l’obiettivo è quello di stare in posizioni diverse che facciano essere orgogliosi i tifosi, riportando questa squadra dove merita di stare. Adesso dobbiamo lottare in questo anno e mezzo per la promozione: questo era il programma quando sono arrivato. Mi piace parlare di Cobbaut: è sotto l’osservazione della nazionale belga, sta crescendo, così come Man per la Romania e Sits con la Lettonia, ma anche Benek e Circati“.
Cosa ci dice sul Cittadella?
“Società, staff e direttore sportivo organizzati. Hanno conoscenze, prendono giocatori che magari non hanno un nome altisonante ma che alla fine rendono al meglio. Giocane insieme da tempo e si vede, fuori casa sono 10 partite che fanno risultato”.
Simy sta segnando poco, ma risulta più utile alla manovra: è soddisfatto del suo rendimento?
“Simy non aveva giocato tanto nella prima parte di stagione, quindi gli è servito un po’ per entrare in forma. Poi lui è di stazza grande, può darsi che ha patito anche questa cosa qua, ovvio che gli attaccanti vivono anche queste situazioni, di periodi. Non sarà mai un giocatore che salta tre uomini. Ha avuto le sue occasioni per segnare, non ci è riuscito, ma ha mandato in porta tanti compagni. Può avere anche lui la sua crescita, ma gli serve il suo tempo. Poi c’è da dire che anche lui sta prendendo tanti falli. Per me attaccante e portiere sono due ruoli particolari: sono atipici, sono i più sotto osservazione, gli errori pesano di più. Se avessi avuto Inglese, Pandev e Tutino avremmo alternato maggiormente le soluzioni, così da preservarlo. Sono certo che si sbloccherà, magari la prossima ne farà due… Ci servono i gol degli attaccanti, spostando Vazquez abbiamo dato una gran mano alla manovra della squadra”.
Avrebbe preferito tornare subito in campo dopo la gara con la Reggina?
“Avremmo meritato di più contro la Reggina. C’è rammarico, meritavamo di vincere per quanto mostrato, non abbiamo rischiato quasi nulla, avevamo creato presupposti per chiuderla. Non mi piace poi parlare di arbitri, però ci sono stati troppi falli non fischiati. Vazquez è uno che gioca, non è uno che picchia, va tutelato per il gioco che fa. Poi non c’è equità se ci ammoniscono Bernabé se non tocca l’uomo, non c’è equità”.
Pandev rientra?
“Da verificare, vediamo oggi e domattina. Son quelle valutazioni al limite. Parlerò con lo staff medico. Si può utilizzare una parte di gara? Ni… Non possiamo nemmeno rischiare troppo”.
Un buon risultato con il Cittadella può dare la svolta?
“Bisogna riuscire a portarla a casa, a Pisa e a Monza non ci siamo riusciti. Ce la siamo sempre giocata con tutti, anche con le squadre che sono davanti a noi, senza modificare la nostra mentalità. Quando poi ti mancano 10/12/15 giocatori, importanti, che ti cambiano volto alla squadra, fai fatica poi. Inglese, Buffon, Pandev, non sono giocatori normali, per noi sono fondamentali. Se mancano frecce importanti fai fatica a portare a casa le gare, perdendo anche giocatori di esperienza che in alcune gare ti avrebbero aiutato a portare a casa i 3 punti. Pandev è uno che ha dimostrato di cambiare la gara, come contro il Pordenone. Se togliamo 4 mesi Coda al Lecce anche loro fanno fatica”.