Benevento, il ds Foggia: “Il mercato? La cosa più facile del nostro lavoro. Abbiamo migliorato la squadra”
PASQUALE FOGGIA BENEVENTO – Diversamente da molti colleghi ds, Pasquale Foggia, ora al Benevento, ha giocato a calcio. Questo ed altri i temi discussi e riportati su B Magazine: “Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, mi sono preso un paio d’anni per decidere cosa fare nel mio futuro. Desideravo un ruolo che mi piacesse. […]
PASQUALE FOGGIA BENEVENTO – Diversamente da molti colleghi ds, Pasquale Foggia, ora al Benevento, ha giocato a calcio. Questo ed altri i temi discussi e riportati su B Magazine: “Dopo aver appeso le scarpette al chiodo, mi sono preso un paio d’anni per decidere cosa fare nel mio futuro. Desideravo un ruolo che mi piacesse. Non provavo particolare attenzione per la panchina, non mi vedevo allenatore. Fare il direttore sportivo, invece, mi affascinava e non poco. Aver giocato è un vantaggio, essere stato in uno spogliatoio permette più facilmente di capire cosa sta accadendo all’interno del gruppo, quindi nella gestione, perché chi pensa che fare il diesse voglia dire fare soprattutto mercato sbaglia di grosso. Nel corso della mia formazione ho studiato molto e toccato vari argomenti, alcuni dei quali di spiccata attualità, come i social. A Benevento abbiamo pensato fosse meglio prevenire che curare, motivo per il quale abbiamo un regolamento molto stringente: non si può pubblicare nulla che riguardi la squadra e la società. Il mercato? La cosa più facile del mio lavoro. La squadra di quest’anno? Non è stata costruita sulla base di un solo modulo, perché durante la stagione può accadere di tutto. Bisogna prendere calciatori duttili e funzionali. Ad esempio Ricci e Insigne, di base esterni d’attacco, possono fare la seconda punta, mentre Improta può giocare anche quinto di centrocampo. Come scelgo i calciatori? Prima di farli firmare, voglio incontrarli. Devo guardare un calciatore negli occhi, capire se è realmente motivato. Prima di arrivare alla firma, però, ci sono step precedenti: oltre all’aspetto tecnico, è importante valutare l’impatto del calciatore all’interno del progetto e del gruppo. La personalità per me è fondamentale: serve per gestire le varie fasi della partite e la vita di spogliatoio. Nel mercato invernale abbiamo migliorato la squadra con Crisetig e Caldirola, vediamo cosa dirà il campo nei prossimi mesi“.