Hellas Verona, Pazzini: “Vorrei tornare a segnare in Serie A”
PAZZINI HELLAS VERONA – Giampaolo Pazzini, attaccante dell’Hellas Verona, è stato raggiunto dai microfoni di DAZN: “Alle volte mi fermo a pensare a tante cose che ho vissuto, partite, impegni, delusioni e gioie. Fino a 18 anni ho vissuto il calcio come un gioco, quindi non sentivo l’obbligo di diventare chissà chi. Mi sono sempre […]
PAZZINI HELLAS VERONA – Giampaolo Pazzini, attaccante dell’Hellas Verona, è stato raggiunto dai microfoni di DAZN: “Alle volte mi fermo a pensare a tante cose che ho vissuto, partite, impegni, delusioni e gioie. Fino a 18 anni ho vissuto il calcio come un gioco, quindi non sentivo l’obbligo di diventare chissà chi. Mi sono sempre divertito, cercando di migliorarmi. Per il modo di giocare, essendo una punta d’area, bisogna obbligatoriamente avere delle qualità acrobatiche e fare leva sull’istinto, perché non c’è molto tempo per pensare. Agisco in modo tale da indirizzare la palla dove spero possa andare. I miei anni migliori? Beh, sicuramente le stagioni della Champions League e della Nazionale mentre giocavo nella Sampdoria sono state fantastiche. Il Pazzini di Wembley? Giocavo nella Fiorentina, quando sei giovane ti dicono di non pensare al gol e di giocare per la squadra, cosa che facevo, ma alla fine la rete arrivava. Quando mi sono reso conto che ciò che più conta è il gol, è cambiato qualcosa nella testa. È stata una giornata fantastica, fare tre gol a Wembley non capita spesso, forse ora me ne rendo maggiormente conto. I rigori sbagliati in campionato? Ovviamente sono deluso, ma ne ho calciati tanti in carriera e solo tre non sono andati a buon fine. Nel calcio non ho mai coltivato rapporti con direttori, allenatori, presidenti, sono sempre stato un calciatore che ha raccolto per meriti quanto seminato. È chiaro che ci sono state persone che si sono comportate male con il sottoscritto ma, nel caso di futuri incontri, loro dovranno fare il giro largo, mentre Pazzini potrà camminare a testa alta. Un amico vero in questo mondo? Luca Toni. Non credo di poter replicare una stagione come quella nella quale ha vinto il titolo di capocannoniere in Serie A, in primis per caratteristiche fisiche differenti. È stato un campione di altissimo livello, vincere la classifica marcatori a 38 anni è per pochi. Sono contento per i momenti che sta vivendo Quagliarella. Kean? Ha talento, però è giovane e va gestito. Mi piacerebbe incrementare il numero di gol nella massima serie“.
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