11 Maggio 2019

D’Amico: “Il Verona aveva gli occhi della tigre. Playoff? Una soddisfazione”

All’ultimo giro l’Hellas Verona riesce a riscattarsi e ottiene un posto ai playoff battendo il Foggia per 2-1. Tanta soddisfazione in casa veneta, sebbene gli obiettivi stagionali erano altri. Al termine dell’incontro ha parlato il direttore sportivo Tony D’Amico. Le sue parole: “Per come siamo arrivati a fine stagione è sicuramente una soddisfazione aver raggiunto […]

Verona

Stemma dell'Hellas Verona

All’ultimo giro l’Hellas Verona riesce a riscattarsi e ottiene un posto ai playoff battendo il Foggia per 2-1. Tanta soddisfazione in casa veneta, sebbene gli obiettivi stagionali erano altri. Al termine dell’incontro ha parlato il direttore sportivo Tony D’Amico. Le sue parole: “Per come siamo arrivati a fine stagione è sicuramente una soddisfazione aver raggiunto i Playoff, ma è altrettanto innegabile come inizio stagione il nostro obiettivo fosse un altro. Ora però è un nuovo inizio i Playoff sono un nuovo campionato e dobbiamo lavorare per prepararci per affrontarlo al meglio. Primo turno in casa? Può essere un fattore importante, sarà uno scoglio difficile quello della partita secca ma se saremo bravi a superarlo sarà una grande cosa. Oggi i ragazzi hanno dato tutto in campo come accaduto altre volte, ma avevano uno sguardo diverso dato anche dall’importanza della sfida. I tifosi? Hanno la libertà di dire, pensare e fare quello che ritengono giusto, noi siamo professionisti pagati che possono solo dare l’anima per il nostro obiettivo. L’impegno non deve mai mancare. Quando si costruisce una squadra forte e si pensa che se la possa giocare con tutti devi però, poi, diventare davvero una squadra. Gli intoppi in una stagione arrivano, un gruppo diventa forte proprio nel modo in cui li supera, probabilmente noi non siamo stati bravi in questo. Aglietti? Ha portato le sue idee e il suo carisma, ora possiamo solo tenere quanto di buono si faceva prima e migliorare quello che si faceva meno bene. Voglio comunque ringraziare Fabio Grosso e il suo staff per quanto fatto nei mesi qui. La partita? Oggi sì, il Verona aveva gli occhi della tigre, ma il gruppo è sempre stato sano e se mi sono esposto per questa squadra è perché li vedo allenarsi ogni giorno. Resto convinto che abbiamo tutto il potenziale per costruire insieme qualcosa di bello”.