Pordenone, Vogliacco: “Ringrazierò sempre Tesser. Spero di arrivare in Serie A”
VOGLIACCO PORDENONE – Alessandro Vogliacco, difensore in forza al Pordenone, è il protagonista del nuovo appuntamento di “Growing Together“, il progetto nato dalla collaborazione tra DAZN e BKT per raccontare giovani talenti e startup locali: “Ritengo che la mia crescita da calciatore sia a buon punto. Ho la sensazione di essere nella fase di passaggio da giovane ad […]
VOGLIACCO PORDENONE – Alessandro Vogliacco, difensore in forza al Pordenone, è il protagonista del nuovo appuntamento di “Growing Together“, il progetto nato dalla collaborazione tra DAZN e BKT per raccontare giovani talenti e startup locali: “Ritengo che la mia crescita da calciatore sia a buon punto. Ho la sensazione di essere nella fase di passaggio da giovane ad adulto. Mi sono sempre sentito un po’ più maturo, su questo ha contribuito il fatto di aver lasciato casa a tredici anni.
Spero di arrivare in Serie A e vincere quanti più trofei possibili. Il mio sogno è arrivare in Nazionale. Per un giovane è fondamentale avere dei buoni maestri, nella vita ho sempre avuto come pilastro mio padre, quello che mi piace di lui è che sa fare tutti i lavori possibili e immaginabili, dal meccanico all’idraulico. Gli dico sempre che vorrei che mi insegnasse. Il mio idolo era Del Piero, papà mi dice sempre di avermi chiamato Alessandro in suo onore.
Il momento più difficile del mio percorso calcistico è stato il passaggio dal settore giovanile alla prima squadra. Mi ha aiutato molto fare la scelta giusta, venire a Pordenone e trovare questa gente. Il mio soprannome è Vojak, mio nonno era croato e, venendo in Italia, ha dovuto italianizzare il proprio cognome in Vogliacco. Un parente di nonno, mi sembra il cugino, è stato uno dei più grandi marcatori nella storia del Napoli e ha giocato anche nella Juve.
Sono qui da due anni e mezzo, i miei familiari e gli amici mi prendono in giro per aver perso l’accento barese, quanto torno a casa provo a riprenderlo in una decina di giorni, altrimenti soprattutto per i miei amici è un trauma (ride, ndr). Sono nato come attaccante, facevo tantissimi gol ma ero molto piccolo, poi pian piano mi hanno arretrato, sono sempre stato un jolly. Il modello Juve ti lascia dentro tantissimo, riuscire ad allenarsi con difensori così forti e una mentalità così strutturata ti aiuta molto. Penso che Bonucci e Chiellini siano i difensori più forti degli ultimi vent’anni, ho provato a rubargli i trucchi del mestiere.
Nelle giovanili della Juve ho avuto la fortuna di conoscere Moise Kean, era uno dei talenti più importanti del settore giovanile, già da piccolo mostrava qualità incredibili e sono contento che sia cresciuto anche sotto il profilo umano, magari l’ho aiutato con qualche scappellotto. Castrovilli? È stato una delle mie prime conoscenze calcistiche, abbiamo fatto insieme il provino per il Bari, siamo cresciuti insieme. Sono contentissimo di averlo conosciuto, fa gioire e gioisce quando gioca a calcio.
L’Europeo Under 21 è in parte un obiettivo, lavoro per far sì che il mister mi noti. Mihajlovic (Vogliacco è fidanzato con Virginia, figlia del tecnico del Bologna, ndr)? Prima di conoscerlo mi metteva un po’ in apprensione, in realtà è dolcissimo e molto affettuoso, abbiamo un rapporto bellissimo e mi dà molti consigli. La sua storia recente ci ha uniti ancora di più e ci ha fatto capire le cose importanti della vita, apprezziamo ancora di più ogni momento vissuto insieme. Tesser? Lo ringrazierò sempre per avermi dato la possibilità di crescere nel mondo dei grandi e per la fiducia che continua a darmi. Sarà uno degli allenatori più importanti della mia carriera”.