Crotone, Stroppa: “Ho lasciato a -5 dal secondo posto, sono tornato in zona retrocessione”
STROPPA CROTONE RETROCESSIONE – L’allenatore del Crotone Giovanni Stroppa ha parlato in conferenza stampa al termine dell’importante successo esterno contro la Salernitana. “Ci stava che la Salernitana partisse in spinta, ma non ricordo parate di Cordaz nonostante la supremazia territoriale. L’occasione di Benali, anzi, è stata impressionante. A volte si gioca meglio e si crea di meno, ma è vero che i granata nei […]
STROPPA CROTONE RETROCESSIONE – L’allenatore del Crotone Giovanni Stroppa ha parlato in conferenza stampa al termine dell’importante successo esterno contro la Salernitana.
“Ci stava che la Salernitana partisse in spinta, ma non ricordo parate di Cordaz nonostante la supremazia territoriale. L’occasione di Benali, anzi, è stata impressionante. A volte si gioca meglio e si crea di meno, ma è vero che i granata nei primi 45 minuti hanno dato qualcosa in più. Nel secondo tempo, invece, abbiamo legittimato la vittoria. Gregucci è stato il mio capitano alla Lazio: parliamo di una persona dai valori morali altissimi, è un piacere ritrovarlo in panchina. Noi la convinzione ce la mettiamo sempre, oggi senza 4 titolari e con l’infortunio di Nalini abbiamo avuto personalità. All’inizio i giovani hanno un po’ pagato, ma sono usciti fuori alla grande nel corso del match. Durante l’intervallo ho chiesto ai ragazzi di sacrificarsi maggiormente, ma di giocare in avanti e loro sono riusciti a farlo. Nella prima frazione abbiamo perso troppi contrasti aerei, ma i veri margini di crescita sono nel palleggio: che non serve solo ad offendere, ma anche a far respirare la squadra. In fondo alla classifica vanno tutti forte, a differenza di come sembrava dopo Palermo non basta una minima continuità per tirarsi fuori dalla lotta salvezza. La buona notizia è che stiamo rosicchiando punti a chi pareva salvo e ora il nostro obiettivo è alla portata ogni domenica. Dobbiamo crederci ancora di più, perché questa classifica è imprevedibile: noi siamo combattivi e abituati a star dietro, c’è da lavorare ma strada è quella giusta. Mi sono sempre sentito il mister di questa squadra, proprio all’andata ricordo un pareggio con la Salernitana dopo un tempo giocato a una porta sola. Se avessimo vinto, ci saremmo trovati a 3 punti dal secondo posto: significa che tanto male non stavo facendo. Dopo quella partita sono stato mandato a casa e sono tornato con il gruppo in zona retrocessione il 30 dicembre. Quando sono tornato ho imposto ai ragazzi di fare lo stesso lavoro che avevamo lasciato in sospeso, anche se non è facile. Se la graduatoria ti condiziona, devi puntare tutto sulla coerenza delle tue idee: la squadra mi ha sempre seguito in questi discorsi.”