CdS – Palermo, CdA disertato. Lucchesi e Tuttolomondo: “Truffati”
PALERMO SERIE B RASSEGNA – Un’intera pagina di riflessioni quella dedicata dall’edizione odierna del Corriere dello Sport a proposito dell’annosa vicenda che vede coinvolto il Palermo. La squadra, ormai non iscritta al campionato cadetto – l’ufficialità il 4 luglio dopo le verifiche della Covisoc –, deve adesso pensare a ripartire dalla serie D. Manca la […]
PALERMO SERIE B RASSEGNA – Un’intera pagina di riflessioni quella dedicata dall’edizione odierna del Corriere dello Sport a proposito dell’annosa vicenda che vede coinvolto il Palermo.
La squadra, ormai non iscritta al campionato cadetto – l’ufficialità il 4 luglio dopo le verifiche della Covisoc –, deve adesso pensare a ripartire dalla serie D. Manca la fideiussione di 800 mila euro e le ultime tre mensilità, non pagate, ai tesserati. La rottura con l’Arkus Network è ormai avvenuta, nonostante il tentativo di giustificazioni date ai tifosi in un video.
Ieri il CdA a cui ha partecipato solo il presidente Albanese che ha commentato: “Non ci è stata data verifica documentale dei versamenti necessari per l’iscrizione”. Eloquenti le parole del sindaco Orlando che hanno confermato una vicenda a tratti surreale. La nuova proprietà rosanero, dopo i contatti con Gravina e Balata, aveva garantito l’iscrizione del Palermo in cadetteria. Il sindaco palermitano confida nel futuro, ma se i rosanero non dovessero partecipare al prossimo campionato di B si cercherà di ‘salvare il salvabile’, iscrivendo la squadra alla Lega dilettantistica – procedura attuata già a Bari ndr –.
Delusione da parte dei tifosi siciliani, che gridano “Non avete dignità”, come recita lo striscione della Curva Nord affisso al Barbera. Una delegazione di supporters ha deciso di riunirsi nel pomeriggio di ieri davanti al Palazzo delle Aquile per fare il punto sull’incerto futuro, in attesa di novità.
La replica della proprietà avviene tramite un video in cui si evidenzia la denuncia presentata contro il broker autore di quello che è stato definito un ‘complotto’. Tuttolomondo ha ribadito la posizione in regola della proprietà stessa. Il mancato pagamento degli stipendi? Autotutela. Sulla presunta fuga nella notte, Tuttolomondo dà spiegazioni nel lungo monologo: “Siamo venuti a Roma per lavorare”. Lucchesi rivela di aver chiesto ad Albanese di indire un’assemblea totalitaria per spiegare la posizione della proprietà. Se l’Arkus sostiene di aver agito in completa regola, il CdA dal canto suo ritiene di non aver ricevuto la documentazione richiesta.