Foggia può sorridere dopo giorni difficili: riviviamo le tappe rossonere
STIPENDI FOGGIA – Gli ultimi giorni in casa Foggia hanno toccato picchi rilevanti di tensione in società e paura tra i tifosi. Allerta che viene alimentata lo scorso 6 marzo da Damiano Tommasi, presidente dell’AIC che, a seguito di un incontro con i calciatori del club pugliese, suppone la possibilità di quattro punti di penalizzazione […]
STIPENDI FOGGIA – Gli ultimi giorni in casa Foggia hanno toccato picchi rilevanti di tensione in società e paura tra i tifosi. Allerta che viene alimentata lo scorso 6 marzo da Damiano Tommasi, presidente dell’AIC che, a seguito di un incontro con i calciatori del club pugliese, suppone la possibilità di quattro punti di penalizzazione in classifica a causa dei problemi giudiziari del patron Sannella e degli stipendi di gennaio e febbraio non pagati, seppur con la scadenza al 18 marzo.
A questa grana si aggiunge quella legata al direttore sportivo dei Satanelli Luca Nember, entrato nel mirino della Roma per il dopo-Monchi. Nobile però il gesto del DS, che rinuncia a un anno e mezzo di contratto fino al giugno 2020, stipulandone un altro al minimo sindacale per tre mesi e di restare a Foggia almeno fino a fine stagione.
È il presidente Lucio Fares quindi a intervenire, per cercare di calmare le acque e smentire qualsiasi possibilità di penalizzazione. Scende in campo anche il sindaco Franco Landella, che stimola la città a supportare i fratelli Sannella attraverso il partenariato.
La situazione non è delle migliori, i risultati in campo non aiutano e l’apice dell’ostilità arriva lo scorso dieci marzo quando, intorno all’1:45 di notte, alcuni ignoti danno fuoco all’auto dell’attaccante Pietro Iemmello (che si farà sentire attraverso i social), un Suv Mercedes parcheggiato in via Bari. Poche ore dopo, alle 5:40, tre soggetti si introducono all’interno del cortile del pastificio Tamma e lanciano una bomba carta. Bersaglio, per concludere una nottata da incubo, è stato anche Massimiliano Busellato, dato che una bomba carta scoppia nel giardino adiacente a quello dell’abitazione del ragazzo.
Curva Nord e Curva Sud prendono le distanze da quanto accaduto, palesando la volontà comune di sostenere la squadra verso l’obiettivo salvezza, complicatosi a causa dei risultati all’interno del rettangolo verde. Proprio ventiquattro ore prima del comunicato delle curve, viene presa la decisione di esonerare Padalino (fatale la sconfitta nel derby) e richiamare Grassadonia, nel tentativo di dare una sterzata in positivo alla stagione.
Passano i giorni, Landella sollecita nuovamente nella sua continua ricerca di aiuti (da segnalare iniziative come quella di Rosso Gargano) e, dopo giorni di perenne incertezza, il lieto fine arriva nella giornata di ieri. Dopo l’anticipazione lanciata dalla nostra redazione, il Foggia comunica di aver pagato gli stipendi. Termina quindi una telenovela con la speranza che, con la giornata di ieri, possa essere ricominciata una stagione raggiante per i rossoneri.